[22/05/2009] Energia

Quale energia per regalare un futuro al pianeta?

LIVORNO. La crisi economico-finanziaria che sta attraversando il globo si è andata ad incrociare con quella ecologica e climatica e mai come adesso il superamento della prima potrebbe rappresentare l’opportunità per intervenire in maniera draconiana anche per risolvere quella che ha già fortemente intaccato il futuro del pianeta.

In particolare la crisi climatica dovrà vedere l’impegno, come mai prima d’ora, di tutte le economie sviluppate in primis e anche quelle di recente sviluppo a frenare la febbre del pianeta per evitare che a partire dai paesi più poveri le conseguenze non diventino catastrofiche per il futuro.

A partire dalle questioni energetiche, quindi, dalla crisi si possono intravedere opportunità di cambiamento sia delle politiche sia degli stili di vita individuali.

Su questi temi si confronteranno mercoledì prossimo a Roma, ambientalisti, istituzioni, industria e mondo della ricerca nel forum QualEnergia? organizzato da Editoriale La Nuova Ecologia, Legambiente e Kyoto Club, che vedrà due momenti di confronto.

Dai cambiamenti climatici ai limiti delle risorse si discuterà la mattina, con gli interventi introduttivi dei presidenti di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza e del Kyoto Club, Gianni Silvestrini, cui seguirà una tavola rotonda in cui si confronteranno Salvatore Bianca, portavoce del ministro dell’Ambiente, Carlo Andrea Bollino, presidente Gse, il direttore di QualEnergia, Sergio Ferrraris e il vice presidente del Kyoto Club, Francesco Ferrante.

Verrà quindi presentata una ricerca realizzata da Lorien Consulting e dal mensile La Nuova Ecologia, sul rapporto tra gli italiani e l’energia: dalle fonti alternative al nucleare. Un tema, questo, che sarà al centro del faccia a faccia pomeridiano cui partecipano Chicco Testa e Livio Vido per il fronte favorevole al ritorno all’energia atomica e Massimo Scalia e Alexei Sorokin per il fronte del no.

Vi sarà spazio anche per una rassegna di buone pratiche già messe in atto da alcune aziende di diversi settori, dall’auto all’energia, e le emissioni prodotte dall’iniziativa saranno neutralizzate con interventi di AzzeroCo2. A dimostrazione che la sostenibilità ambientale è già praticabile, basta volerlo.


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