[28/05/2009] Energia

Nucleare: gli Usa potranno riusare l’uranio delle bombe atomiche russe per le loro centrali

LIVORNO. L’impresa russa Tekhsnabexport e tre società statunitensi affiliate al gruppo Fuelco hanno firmato tre contratti a lungo termine per la fornitura di uranio arricchito. Fuelco è stato istituito nel 2003 per fornire combustibile nucleare e dare servizi adeguati all’industria nucleare Usa.

La conferma dell’accordo è arriva dal solito Sergei Kirienko che, per conto di Rosatom, tiene sotto controllo tutto quel che si muove in Russia sul nucleare: «Il contratto vale un miliardo di dollari» e dà il via libera alle forniture di uranio arricchito alle tre società Usa tra il 2014 e il 2020.

Si tratta del primo contratto concluso dopo il 2008, quando è stata sospesa l’inchiesta antidumping avviata dagli Usa contro i fornitori di uranio russo. Secondo gli americani le forniture russe di uranio a basso prezzo avevano fatto scendere il mercato negli anni ’90 e così gli Usa avevano decretato una tassa proibitiva del 112% sulle furniture provenienti da Mosca, provocando l’interruzione di tutte le quote eccedenti quelle previste dall’accordio intergovernativo High Enriched Uranium-Low Enriched Uranium (Heu-Leu), firmato nel 1994 anche per cercare di tamponare il disastro della disgregazione e dell’obsoloscenza della potenza nucleare che la fine dell’Urss aveva lasciato in eredità ad una impreparata e impoverita Russia.

L’accordo infatti prevedeva la trasformazione dell’uranio high enriched proveniente dallo smantellamento delle armi nucleari russe in uranio low enriched. Il materiale ottenuto attraverso questo riciclaggio nucleare Heu-Leu fa funzionare la metà delle centrali nucleari degli Stati Uniti d’America.

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