[25/05/2006] Urbanistica

Al via un´asta per... spostare i camion

LIVORNO. L´area di Paduletta, alla periferia nord della città, il Comune la mette sul piatto di chi è disponibile a farsi carico del problema del deposito di mezzi pesanti e autoarticolati di Via Firenze, dove secondo il progetto Urban dovrà nascere un parco.

E´ stato approvato dal Consiglio comunale, non senza polemiche, l´atto che dà il via all´asta. La base per potervi partecipare è di 195 mila euro. Chi la vincerà si aggiudicherà il diritto di superficie sul terreno di Paduletta per sessant´anni, ma dovrà mettere a disposizione un´altra area di sua proprietà per ospitare i mezzi pesanti attualmente in Via Firenze per almeno quattro anni, facendo pagar loro un affito che per il primo anno non potrà essere superiore al 60 per cento del prezzo di mercato e che potrà avere incrementi massimi del 5 per cento ogni anno fino a raggiungere il 75 per cento del costo di mercato al quarto anno. Dopo il quarto anno, le parti saranno libere di comportarsi come vogliono.

Il provvedimento, illustrato in aula dalla vicesindaco Alessandra Atturio (nella foto), è stato approvato con i soli voti della maggioranza di centrosinistra. Da destra, il capogruppo di An Bruno Tamburini e quello di Forza Italia Giuseppe Argentieri hanno infatti accusato l´amministrazione di voler mettere troppi paletti a chi si aggiudicherà l´asta, con Tamburini che ha aggiunto una considerazione secondo la quale lo schema predisposto dall´amministrazione sembra un vestito cucito su misura per qualche partecipante.ù

L´opposizione di sinistra (Rifondazione comunista, Verdi, Città diversa) si è invece lamentata per il fatto che la questione era stata affrontata solo dalla Commissione bilancio e patrimonio e non da quella urbanistica ed ha chiesto di poter rimandare la votazione dopo un esame più approfondito. La vicesindaco, nella sua replica, ha ribadito che in discussione non c´era la destinazione d´uso dell´area ma soltanto la decisione di metterne all´asta il diritto di superficie. Da qui il voto con la decisione definitiva di approvare la delibera.

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