[05/06/2009] Comunicati

Per l’Assemblea generale Onu il climate change è un problema per la sicurezza

LIVORNO. L’Assemblea generale dell’Onu ha adottato una risoluzione riguardante gli effetti dannosi dei cambiamenti climatici e le loro implicazioni sulla sicurezza internazionale. Si tratta di una risoluzione adottata senza bisogno di voto, che chiede alle varie agenzie dell’Onu di intensificare gli sforzi per esaminare questa preoccupante situazione ed al segretario generale, Ban Ki-mooon, di presentare alla prossima sessione dell’Assemblea un rapporto sulle eventuali ripercussioni dei cambiamenti climatici sulla sicurezza planetaria.

Il rappresentante dell’Australia ha evidenziato che «E’ la prima volta che le delegazioni pervengono ad un consenso per adottare una risoluzione che stabilisce i legami tra cambiamento climatico e sicurezza internazionale». L’Indonesia ha giocato un ruolo particolarmente efficace per trovare un compromesso che riconoscesse il pericolo che il cambiamento climatico rappresenta per i piccoli Stati insulari in via di sviluppo. La dichiarazione mette anche in luce la difficoltà ad articolare con precisione il ruolo svolto dai diversi organismi dell’Onu di fronte ai problemi della sicurezza generati dai cambiamenti climatici, in particolare per quanto riguarda le attività del Consiglio di sicurezza.

La risoluzione A/63/L.8/rev.1, che è stata presentata da oltre 90 Paesi, spiega che l’Assemblea generale dell’Onu é «profondamente preoccupata per le ripercussioni che gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, in particolare l’innalzamento del livello dei mari, potranno avere sulla sicurezza, e invita gli organismi pertinenti delle Nazioni Unite ad intensificare, nel quadro dei loro rispettivi mandati, gli sforzi dedicati ad esaminare e trattare il problema dei cambiamenti climatici, soprattutto le ripercussioni che questi potrebbero avere sulla sicurezza».

Il rappresentante di Nauru, a nome dei piccoli Stati insulari del Pacifico, ha presentato il progetto di risoluzione ed ha detto che «La regione del Pacifico è costantemente minacciata dagli effetti dei cambiamenti climatici. La vulnerabilità delle isole del Pacifico è il risultato delle loro piccole dimensioni associato al volume del grande Oceano che le circonda. I piccoli Stati insulari in via di sviluppo, tra i quali quelli del Pacifico, fanno fronte agli effetti immediati dei cambiamenti climatici, tra I quali le inondazioni delle zone costiere, dove risiede la maggioranza delle popolazioni, la sommersione delle terre, la perdita dell’approvvigionamento dell’acqua potabile , l’intrusione dell’acqua salata, la siccità , i danni ai raccolti, la distruzione di infrastrutture essenziali, la diminuzione della biodiversità ed un forte aumento dell’incidenza di malattie gravi. Nella maggioranza di questi casi, questi impatti rendono inabitabili le isole del Pacifico, distruggono le loro uniche ed antiche culture. Nessun Paese è al riparo dai cambiamenti climatici ed i più piccoli degli Stati insulari saranno i primi colpiti. La sopravvivenza degli Stati, la loro sovranità e la loro integrità territoriale, così come l’impatto sui loro vicini, costituiscono chiaramente una questione rilevante per la pace e la sicurezza internazionale. Le tendenze attuali indicano che il mondo può doversi confrontare più presto del previsto con un urgenza climatica. La comunità internazionale deve preoccuparsi delle ripercussioni dei cambiamenti climatici sulla sicurezza ed agire subito. I conflitti ci sono già ora esacerbati per gli effetti nefasti dei cambiamenti climatici, una situazione destinata a peggiorare. Il pianeta non aspetterà per ancora a lungo altri dibattiti sull’aspetto politico di questo tema».

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