[10/06/2009] Parchi

I pipistrelli si riconoscono reciprocamente con l’ecolocalizzazione

LIVORNO. La rivista PLoS Computational Biology ha pubblicato i risultati di uno studio finanziato dall’Ue (The Voice of Bats: How Greater Mouse-eared Bats Recognize Individuals Based on Their Echolocation Calls) che dimostra che i pipistrelli sono in grado di riconoscere gli altri individui dalla loro voce di ecolocalizzazione.

«I pipistrelli utilizzano gli echi dell’ecolocalizzazione per percepire l´ambiente circostante – spiegano i ricercatori tedeschi dell’ Animal Physiology, Institute for Neurobiology, dell’università di Tuebingen, e dell’università di scienze applicate di Costanza - La capacità di utilizzare queste richiami continuamente emessi, la cui funzione principale non è la comunicazione, per il riconoscimento dei singoli co-specifici potrebbe facilitare molti dei comportamenti sociali osservati nei pipistrelli. Diversi studi con singole informazioni specifiche sulle chiamate di ecolocalizzazione hanno scoperto alcune prove della loro esistenza ma non la hanno quantificata e spiegata. Abbiamo utilizzato un paradigma per dimostrare che il vespertilio maggiore (Myotis myotis) può discriminare facilmente gli individui sulla base della loro ecolocalizzazione e sembra che possono generalizzare le proprie conoscenze per individuare i nuovi individui che non sono stati abituati a riconoscere».

Insomma, attraverso l’ecolocalizzazione i pipistrelli si riconoscono tra di loro, secondo il sesso, lo stato di salute e il comportamento e usano questi dati come riferimento di classificazione. I ricercatori hanno poi sviluppato un modello di simulazione che replica il modo in cui i pipistrelli analizzano le voci l´uno dell´altro. Per far questo i ricercatori hanno condotto esperimenti su 5 maschi di vespertilio maggiore catturati in Bulgaria e tenuti in condizioni standardizzate di luce-buio, temperatura ed umidità. I pipistrelli sono stati nutriti con larve di Tenebrio molitor solo durante le sessioni di training e sperimentazione e la loro dieta è stata integrata con sali minerali, vitamine ed acqua dolce. Gli animali utilizzati nella sperimentazione sono stati tenuti insieme per alcuni mesi in una gabbia di volo che ha permesso loro di volare regolarmente.

«Gli animali devono riconoscersi reciprocamente al fine di impegnarsi in comportamenti sociali – si legge nello studio – I segnali di comunicazione vocale potrebbe essere utile per riconoscere gli individui, specialmente per gli organismi notturni come i pipistrelli. Per l’ecolocalizzazione i pipistrelli emettono continuamente speciali vocalizzazioni, note come echolocation calls, e percepiscono l´ambiente circostante analizzando il ritorno degli echi. In questo lavoro dimostriamo che i pipistrelli possono utilizzare queste vocalizzazioni per il riconoscimento degli individui, nonostante il fatto che la loro funzione principale non sia la comunicazione. Abbiamo usato un approccio statistico per analizzare come i pipistrelli potrebbero farlo. Abbiamo creato un modello che riproduce il comportamento del riconoscimento tra pipistrelli. Il nostro modello suggerisce che i pipistrelli imparano i suoni medi di altri individui, e li riconoscono paragonando i suoni emessi con le rappresentazioni medie apprese».

I biologi sono sempre stati affascinati dai comportamenti sociali dei pipistrelli. Ad esempio, in diverse occasioni i chirotteri che volano dai loro posatoio verso i siti di foraggiamento in gruppi tra i 2 e i 6 individui e si sa molto poco su come riescano a rimanere in gruppo volando a forte velocità nel buio ed evitando le interferenze tra i rispettivi richiami di eco localizzazione, le capacità scoperte nei vespertili in questo studio sulla capacità di riconoscere i loro co-specifici potrebbe spiegare molte cose anche sul loro volo in gruppo.«Una norma di classificazione semplificata al massimo potrebbe essere: "La voce con più bassa energia a circa 65 kHz e più alta energia a circa 45 kHz appartiene a Bat 3"», spiegano i ricercatori e concludono: «Malgrado la loro ampia variabilità, i suoni di ecolocalizzazione a larga banda contengono informazioni specifiche sul pipistrello, che sono sufficienti per farlo riconoscere».

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