[17/06/2009] Rifiuti

Emergenza rifiuti in Madagascar: alla fine Antananarivo fa la raccolta differenziata

LIVORNO. La capitale del Madagascar, Antananarivo, rischia di soffocare sotto la spazzatura dopo che la già problematica raccolta di rifiuti è stata interrotta prima dai disordini politici che hanno portato al colpo di Stato militare e poi dal caos anche amministrativo che ne è seguito.

Alla fine la direzione tecnica del comune di Antananarivo, che gestisce la raccolta dei rifiuti, ha cercato di sparigliare le carte e di fare il salto dalla raccolta indifferenziata e dalle discariche abusive a cielo aperto direttamente alla raccolta differenziata.

Il Comune intende avviare una campagna di sensibilizzazione della popolazione dei 192 fokontany (quartieri) della capitale malgascia perché separino la loro spazzatura.

«400 contenitori in plastica di un volume di 120 litri ciascuno riceveranno i rifiuti riciclabili come i resti di bottiglie, lastre di vetro o sacchetti di plastica. E lo stesso accadrà per oggetti di gomma e ferro – spiega a L´Express de Madagascar Claude Roger Rajaonarison, a capo della direzione tecnica di Antananarivo - I rifiuti biodegradabili verranno smaltiti in ei rifiuti saranno smaltiti in “demi-futs”. L’iniziativa tra l’altro è stata presa nel corso di una riunione avvenuta mercoledì con i capi dei 192 fokontany»

400 contenitori per la differenziata potrebbero anche sembrare pochi (e probabilmente lo sono) per una città di oltre un milione e 600 mila abitanti, ma va anche detto che lo spreco occidentale è sconosciuto in uno dei Paesi più poveri del mondo e dove è difficile trovare nella spazzatura resti alimentari.

Quella che sarà davvero necessaria è la collaborazione degli abitanti dei quartieri, se si vuole che la raccolta differenziata non sia l’ennesimo insuccesso nell’accidentato cammino per risolvere la questione della raccolta di rifiuti ad Antananarivo.

«Abbiamo previsto di fare prima il giro dei quartieri insieme ad animatori folkloristici. Sono anche in programma delle dimostrazioni per educare tutti – dice Rajaonarison - L´obiettivo di questa iniziativa consiste nel gestire diversamente la raccolta dei rifiuti a partire dai 400 punti di raccolta. Abbiamo rimarcato che i sacchetti di plastica ostruiscono sempre più spesso i canali fognari. E’ questa la ragione per la quale adottiamo questa strategia».

La gestione dei nuovi “cassonetti” per la differenziata verrà affidata al controllo di “gardes-bacs” veri e propri guardiani dei rifiuti che opereranno in tutti i quartieri.

Inoltre il Comune e i fokontany di Antananarivo intendono promuovere ed incentivare sempre di più la vendita di oggetti riciclati e riciclabili.

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