[29/05/2006] Comunicati

Di nuovo tutti nell´urna: a chi le grandi città?

LIVORNO. Un mese e spiccioli dopo la grande mobilitazione per le elezioni politiche, 20 milioni di italiani sono nuovamente chiamati alle urne. Per eleggere, sindaci, presidenti di Provincia, un presidente di Regione, oltre che uno stuolo infinito di consiglieri delle varie assemblee elettive. Fra non molto tempo, questione di ore o di decine di minuti, si conosceranno i primi risultati.

In Toscana l’attesa non è inferiore a quella di altre regioni. Si scelgono i sindaci di due città che una decina d’anni fa sono diventate autentici simboli, la dimostrazione concreta che il centrodestra poteva sfondare anche in una terra tradizionalmente ostile alle sue idee. Arezzo e Grosseto, infatti, si presentano alla prova di un voto difficile e denso di incognite: da una parte il sindaco uscente, travolto da «Variantopoli», si presenta ma senza l’appoggio del centrodestra, dall’altra il primo cittadino ha esaurito i suoi due mandati ed è ormai da un anno in Regione. Anche per la Provincia di Lucca sono in corsa volti nuovi, diversi da quelli che si sono dati battaglia nei mandati precedenti.

E poi comuni importanti come Figline Valdarno, Cascina, oltre alla stessa Siena dove l’Unione non fa mistero dei favori che le vengono accreditati alla vigilia. Le questioni di carattere ambientale hanno influito anche su questa campagna elettorale. A Grosseto, per fare un esempio, il centrosinistra ha come candidato il presidente del Coseca, l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti, argomento che anche in questi giorni ha scatenato divisioni e polemiche a non finire. Poi, i due comuni livornesi, dei quali parliamo a parte. L’attesa durerà poco: è quasi tempo di aprire le urne, dopo di che vi informeremo in tempo reale sui dati che emergeranno.

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