[29/05/2006] Comunicati

Titoni (Udc): «Ecco cosa non va all’Arpat»

FIRENZE. All’indomani dell’approvazione del bilancio dell’Arpat, il consigliere regionale dell’Udc Luca Titoni (nella foto) puntualizza le questioni ancora da chiarire sulla gestione dell’agenzia. «Sicuramente – dice – la gestione attuale sta cercando di migliorare la situazione economico-finanziaria dell’ente, ma esistono problemi strutturali che andranno affrontati con maggiore coraggio». Titoni, per rafforzare le motivazioni del voto contrario del suo gruppo, richiama la relazione del Collegio dei revisori dei conti, dalla quale a suo dire emergerebbe che l’Arpat rischia, con la riduzione delle spese per la manutenzione ordinaria, di non garantire il normale funzionamento degli impianti e delle attrezzature.

«La questione centrale – prosegue Titoni – è legata ai costi per la gestione del personale: basti pensare che tale voce ha un costo, sul totale del bilancio, pari al 75% e questo non è sostenibile per nessuna azienda, privata o pubblica che sia. Tale costo inoltre risulta sbilanciato per un eccesso del personale dirigenziale rispetto alle esigenze reali dell’Arpat che avrebbe bisogno di incrementare i livelli intermedi». «Servirebbe – sottolinea il rappresentante dell’Udc – una maggiore responsabilità e rigore da parte della maggioranza di sinistra che guida la Regione Toscana che, come spesso avviene di fronte a queste situazioni, tende a minimizzare anche i dati oggettivi e a non dare il giusto peso alle richieste di rigore e trasparenza che vengono dai cittadini toscani».

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