[29/05/2006] Consumo

Solo il vino può salvare le sughere

ROMA – Il Wwf lancia l’allarme sul rischio di estinzione delle sugherete in Italia e nel mediterraneo: se infatti prevarranno i tappi artificiali i boschi della quercia mediterranea verranno quindi in gran parte abbandonati.
Il settore vitivinicolo utilizza per la produzione di tappi oltre il 60% del sughero commercializzato in Italia, dove in Toscana, Sardegna, Sicilia e Lazio vengono prodotti circa 80.000 quintali di sughero gentile e 30.000 quintali di sugherone. Un allarme subito accolto da Coldiretti che spiega: «Sicuramente il tappo sintetico potrà rispondere a certe esigenze commerciali come è già successo con i vini da tavola con il tappo a corona o il "brik", ma la scomparsa del tappo di sughero di qualità rappresenterebbe un duro colpo all´immagine e alla tradizione dei vini di pregio. Occorre garantire - sottolinea la Coldiretti - sostenibilità economica e ambientale alla coltivazione e alla lavorazione del sughero per il contributo determinante che offre alla biodiversità e al successo del vino made in Italy, che rappresenta uno dei settori trainanti dell’economia nazionale per fatturato ed immagine internazionale».

«La coltivazione del sughero - conclude la Coldiretti - è concentrata nel bacino del Mediterraneo, Spagna, Portogallo, Francia, Italia, Turchia e Paesi dell´Africa settentrionale ed avviene su una superficie di circa 2 milioni di ettari che danno una potenzialità produttiva di 20 miliardi di tappi di sughero dei quali il 50% in un solo pezzo (i più pregiati) e l´altro 50% di agglomerati (meno pregiati)».

(nella foto un esempio di antica lavorazione del sughero)

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