[30/06/2009] Energia

L’Agenda della Piattaforma Ue per l´energia nucleare sostenibile…

LIVORNO. La settima conferenza Euratom research and training in reactor systems (Fisa 2009) organizzata dalla Commissione europea a Praga dal 22 al 24 giugno è stata l’occasione per presentare la Strategic Research Agenda 2009 (Sra) della Sustainable Nuclear Energy Technology Platform (Sne-Tp) che riguarda sia le competenze europee sulla ricerca sulla fissione nucleare da parte del Comitato consultivo Euratom - Fissione (Cce-Fi) che l´adozione da parte del Consiglio Ambiente della direttiva sulla sicurezza nucleare, che rappresenta la prima legislazione vincolante dell´UE sulla sicurezza nucleare per tutti gli Stati membri dell´UE.

Cordis, il bollettino scientifico dell’Ue, spiega che la Sne-Tp «riunisce esperti provenienti da università europee, istituti di ricerca, aziende di servizio pubblico, fornitori di sistemi, enti di controllo e organizzazioni di sicurezza. La piattaforma è stata formata per la prima volta nel 2007 e rappresenta un grande impegno per armonizzare gli obiettivi delle istituzioni di ricerca e delle università con le esigenze pratiche di un´industria in evoluzione. La Asr riunisce il contributo di circa 160 membri della Sne-Tp e copre ogni aspetto di ricerca nel campo dell´energia nucleare, compresi l´estrazione, la fabbricazione del carburante, la rilavorazione del carburante, lo stoccaggio dei rifiuti e il "riciclo" (trasmutazione), reattori, carburanti avanzati e strutture di ricerca, nonché requisiti di sicurezza per i reattori operanti e fattori di invecchiamento che interessano i reattori esistenti».

Nell’agenda vengono delineate le priorità delle attività di ricerca globale per le attuali e per le future "generazioni" di reattori nucleari, attraverso una strategia che «riconosce l´importanza di raggiungere gli ambiziosi obiettivi dell´Ue di ridurre i gas serra del 20% entro il 2020, rispetto ai livelli del 1990. Dà la priorità al mantenimento della competitività dell´energia nucleare fornendo allo stesso tempo soluzioni di gestione dei rifiuti a lungo termine, sviluppando reattori con un ciclo del carburante chiuso (che bruciano i prodotti di scarto) e costruendo competenza tramite la promozione di educazione e formazione assicurando allo stesso tempo la disponibilità di infrastrutture di ricerca».

Il rapporto Sne-Tp definisce 3 obiettivi principali: mantenere la sicurezza e la competitività delle tecnologie odierne; sviluppare una nuova generazione di reattori più sostenibili; sviluppare nuove applicazioni per l´energia nucleare. Le nuove applicazioni riguardano la produzione di idrogeno, per la quale si afferma che «l´energia nucleare è particolarmente adatta», la dissalazione e le applicazioni industriali a caldo come la produzione di cemento o vetro.

L’agenda prende essenzialmente in considerazione gli obiettivi dello Strategic energy technology plan europeo (Set Plan) e tra questi quello di «completare i preparativi per la dimostrazione dei reattori di "IV generazione" per una maggiore sostenibilità».
Cordis spiega che «Questi reattori usano il carburante in maniera molto più efficiente di quanto sia possibile nei reattori attuali, o in quelli attualmente costruiti, e producono una quantità di rifiuti minima. Gli elementi maggiormente radiotossici sono "bruciati" nei reattori di IV generazione, diversi tipi dei quali sono adesso in progettazione». La Strategic Research Agenda 2009 pone obiettivi specifici per il lavoro su quattro tipi di reattori di IV generazione.

Un altro obiettivo della Sne-Tp riguarda i "reattori ad acqua leggera" già esistenti e futuri, per garantire un loro funzionamento sicuro ed economico, attraverso la ricerca sugli effetti dell´invecchiamento, la Asr spiega che questa deve riguardare «non solo sulle parti più visibili degli impianti, ma anche sui componenti elettronici o sui fili esposti a radiazioni, per esempio è delineata in modo chiaro. Inoltre bisognerebbe armonizzare il modo in cui sono progettati e costruiti i nuovi impianti in modo che i requisiti per ottenere le licenze siano gli stessi in tutta Europa».

L’altro argomento spinoso affrontato dell’agenda è quello delle scorie nucleari e qui l’accento viene messo sull’importanza di «sviluppare cicli di carburante avanzati che potenzieranno l´efficienza dell´uso del carburante e minimizzeranno il volume, le giacenze radioattive e il ciclo vitale dei rifiuti generati. La ricerca continua nei settori di divisione e trasmutazione (separare gli elementi radioattivi nei rifiuti gli uni dagli altri e trasformarli in qualcosa d´altro) è importante per ridurre i rifiuti e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità».

La Sustainable Nuclear Energy Technology Platform sembra preoccupata del non grande favore che circonda il nucleare soprattutto «In termini di mantenimento e sviluppo di competenze in Europa, in modo che la ricerca sulla fissione nucleare e le attività di ingegneria possano continuare a prosperare mentre i ricercatori e gli ingegneri di maggiore esperienza vanno in pensione».

Secondo la Asnr è importante che arrivino nel settore giovani scienziati in grado «di gestire le conoscenze attuali e di organizzare una rete di infrastrutture di ricerca. Tali infrastrutture sono essenziali per una formazione sul campo e per la ricerca sui materiali, che è essenziale per lo sviluppo di progetti di reattori».

Il 25 giugno il Consiglio ambiente dell´Unione europea ha adottato la legislazione che trasforma in legge i fondamentali principi di sicurezza stabiliti dall´Agenzia internazionale per l´energia atomica ed ha approvato anche decisioni che autorizzano la Commissione Ue ad aprire negoziati sugli accordi per la cooperazione scientifica e tecnologica tra Euratom e Croazia, Serbia e Turchia, affiliando questi paesi al Programma quadro di Euratom per la ricerca nucleare e le attività di formazione (2007-2011).

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