[30/06/2009] Energia

Il solare israeliano punta sul Power Flower del Kibbutz di Sanar

LIVORNO. Nei giorni scorsi Aora, un’impresa israeliana specializzata in energia solare, ha inaugurato nel kibbutz di Sanar, nel sud d’Israele, la prima centrale elettrica ibrida solare e termica. Secondo l’amministratore delegato di Aora, Haim Fried, l’impianto dall’aspetto avveniristico, che assomiglia ad un alieno tulipano, rappresenta il primo tentativo riuscito di centrale che utilizza la tecnologia del concentrating solar power (Cap) in grado di fornire energia “ecologica” 24 ore su 24.

La centrale "Power Flower" israeliana consiste in un campo di 30 specchi posti su mezzo acro di terra che riflettono i raggi del sole verso la torre di circa 30 metri di altezza che ospita un “captatore” solare speciale ed una turbina a gas da 10 KW (100kW micro turbine - Brayton thermodynamic cycle).

Il “captatore” brevettato da Aora utilizza l’energia solare per portare l’area ad una temperatura di 1.000 gradi ed orienta questa energia nella turbina, che converte l’energia termica in elettricità che viene immessa direttamente nella rete elettrica nazionale. L’Impianto è in grado di funzionare anche di notte perché può utilizzare anche gas di origine biolgica, bio-diesel e gas naturale.

Secondo Fried«La dimensione ed i prezzi relativi a questo sistema di energia solare dimostrano che può essere utilizzato sia localmente che per installazioni più grandi». La “Power Flower” di Aora è il frutto di anni di ricerca sulla concentrazione solare del Weizmann institute of science che stanno facendo di Israele uno dei leader mondiali delle tecnologie dell’energia solare.

Il Weizmann institute of science spiega che l’impianto installato nel kibbutz di Sanar offre 4 vantaggi principali: il suo funzionamento a temperature di mille gradi consente efficienza:; E’ un impianto ibrido che può tranquillamente passare dal solare al combustibile o al mix di entrambi, consentendo così il suo utilizzo anche nelle ore notturne o in caso di copertura nuvolosa; Se viene utilizzata la modalità ibrida (not “solaronly” mode), la microturbina offre la maggiore flessibilità operativa perché é in grado di funzionare su qualsiasi tipo di combustibile fossile o “bio”; la tecnologia Combinated heat & Power (CHP) della microturbina fornisce sia 100kW di energia elettrica che 170kW di potenza termica, un mix energetico che dovrebbe essere molto apprezzato da industrie che possono beneficiare di entrambe le forme di approvvigionamento energetico.

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