[29/05/2006] Urbanistica

Cassazione: rilevanza penale anche per le costruzioni interrate in aree a vincolo

ROMA. La terza sezione della Corte di Cassazione, ha respinto un ricorso presentato contro una sentenza del tribunale di Salerno che non aveva accolto la richiesta di dissequestro di un immobile interrato realizzato in seguito a lavori di scavo che prevedevano l’ampliamento dell’esistente. Il tutto in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, senza permesso di costruire, senza le autorizzazioni dell’autorità preposta al vincolo e tutte le altre necessarie autorizzazioni di carattere ambientale.

Nonostante questo, in seguito alla semplice presentazione di una d.i.a. il comune di Maiori aveva rilasciato un permesso a costruire in sanatoria, una decisione che il Gip di Salerno non aveva ritenuto idonea.
L’ha pensata nello stesso modo la Cassazione che, pur non ritenendo valide alcune motivazioni del sequestro ed anche se i lavori sotterranei non alterano lo stato esteriore dei luoghi, ha respinto comunque il ricorso «poiché la tutela del paesaggio in quanto diretta verso una parte del territorio che, per le sue caratteristiche naturali e o indotte dalla presenza dell´uomo, è ritenuta meritevole di particolare garanzia che non può ritenersi limitata al mero aspetto esteriore o immediatamente visibile dell´area vincolata devono ritenersi vietati ai sensi dell´articolo 181 D.Lv. 42-2004 anche i lavori eseguiti nel sottosuolo quali quelli di realizzazione di una struttura interrata che, seppure non percepibile dall´esterno, si palesa idonea a compromettere i valori ambientali».

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