[30/06/2009] Comunicati

Tragedia di Viareggio, i primi commenti

FIRENZE. Tredici morti, tra cui due bambini, 36 feriti, di cui 14 gravissimi. Evacuate in tutto 1.115 persone ma ora gli sfollati sono circa 300. Massima cautela per le operazioni di svuotamento dei vagoni-cisterna pieni di gpl ancora fermi alla stazione di Viareggio dopo l´incidente di questa notte. Per garantire la sicurezza della popolazione è stata tracciata una fascia di rispetto più ampia di quella precedentemente indicata come ´zona rossa´. Tutte le persone che si trovano all´interno di quest´area, indicata dai vigili del fuoco, verranno evacuate. L´operazione interesserà in tutto circa 1000 persone. Sono gli ultimi aggiornamenti sulla tragedia di Viareggio. Sono queste le ultime notizie sul fronte della tragedia ferroviaria sulla quale sono moltissimi i commenti giunti in redazione. Il Presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale Erasmo D’Angelis da questa mattina è a Viareggio. D’Angelis ha convocato l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti per un’audizione urgente in Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale sul tema della sicurezza dei trasporti merci pericolose e in generale sulla scarsa manutenzione dei trasporti regionali e del materiale rotabile, anche a seguito dell’incidente della scorsa settimana con il deragliamento di due vagoni di un treno merci nel tratto tra Prato e Vaiano, che solo per un caso non ha causato un disastro ambientale.

«Il disastro ferroviario di Viareggio è di quelli annunciati? – si domanda invece Vincenzo Donvito, presidente Aduc - Purtroppo sì. Dopo quello di Prato/Vaiano nei giorni scorsi, su cui deve ancora essere fatta chiarezza, oggi arriviamo al tragico. I soccorsi hanno e stanno funzionando. Bene! Ministri e presidente del Consiglio sono sul posto. In attesa che il presidente Silvio Berlusconi ci annunci lo spostamento del G8 a Viareggio da L´Aquila e dopo la Maddalena... cosa accade? L´amministratore delegato delle Fs, Mauro Moretti, ci fa sapere che si tratta di un cedimento strutturale su vagoni immatricolati in Polonia e Germania e che hanno rispettato tutti i controlli del caso per essere in circolazione sul nostro territorio... in attesa che si chiarisca qualcosa su questi "controlli effettuati". In attesa non ci resta che ricordare quanto denunciamo da anni, anche attraverso interrogazioni parlamentari: ciò che non funziona in Italia è essenzialmente la rete ferroviaria, vecchia e con tempi di percorrenza peggiori di cento anni fa, con la sola eccezione degli Eurostar e delle Frecce Rosse nuove solo nel colore dei vagoni; eccezione su cui si concentrano tutti gli investimenti (alta velocita´), abbandonando a se stesso il trasporto regionale e locale, soprattutto, per l´appunto, per motivi di rete infrastrutturale».

«Ma è possibile – continua - che un carico così pericoloso come quello esploso a Viareggio debba passare attraverso una stazione così importante e lambendo l´abitato? Sono anni che in tanti denunciano che la dorsale tirrenica ha una rete ridicola ed insufficiente (oggi Toscana, Liguria e non solo sono praticamente bloccate, i pullman alternativi presi d´assalto e il traffico stradale appesantito in modo inverosimile). La tragedia di oggi è perciò annunciata!! Quanto dobbiamo continuare – conclude - a vivere alla giornata? A quando la prossima tragedia?»

Nelle parole del vicesegretario generale Antonio Gaudioso, la posizione di Cittadinanzattiva sulla tragedia ferrovia di Viareggio: «Allo stato attuale, un eventuale scaricabarile delle responsabilità equivarrebbe ad un atto di sciacallaggio nei confronti delle vittime, pertanto va accuratamente evitato accertando in modo rapido le eventuali responsabilità di Ferrovie dello Stato, Rete Ferroviaria Italiana, soggetti privati e Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, ennesimo carrozzone privo di reali poteri».

«Sicuramente la tragedia – continua - getta l’ennesima ombra sull’attuale sistema interno di controllo, verifica degli standard di qualità e sanzione nel settore ferroviario – che non ha funzionato – oltre che sullo stato dei treni attualmente viaggianti nel nostro Paese. Non vorremmo che l’attenzione dedicata all’alta velocità abbia messo in secondo e terzo piano quella per il trasporto merci oltre che per il resto del trasporto passeggeri. Nel caso, andrebbe ripensata l’intera politica dei trasporti in Italia, senza per questo permettere che la tragedia possa essere presa a pretesto per indirizzare su gomma il trasporto merci».
Ora è il momento del cordoglio e del dolore, pertanto Cittadinanzattiva, prima ancora di valutare una eventuale costituzione di parte civile in sede di processo, ha inteso mettere a disposizione della Protezione Civile le proprie sedi della Toscana, in particolare quella della Versilia, per aiutare coloro che sono in questo momento in grave difficoltà, e fornire loro immediata accoglienza.

«Le modalità – sono le parole dell’associazione Idra - che hanno originato questa notte la strage alla stazione ferroviaria di Viareggio (i media hanno dato notizia del cedimento strutturale del carrello di un carro-cisterna di GPL), lungi dal richiamare una tragica fatalità, paiono confermare piuttosto a qual punto possano arrivare le conseguenze di scelte politiche e infrastrutturali improvvide: si persevera nel privilegiare massicciamente gli investimenti in “grandi opere” come la TAV, dalla non documentata utilità pubblica, mentre i servizi e la rete ordinaria languono e soffrono di ritardi e inefficienze. Persino i servizi merci su ferro – che risultano ormai residuali a confronto col restante panorama europeo - appaiono scarsamente affidabili, come sembrano dimostrare i due recenti eventi nella galleria di Vernio e a Viareggio. Si ripropone anche qui il tema dell’efficacia dei controlli».

«L’associazione ecologista fiorentina Idra, - prosegue - nel porgere le proprie condoglianze ai familiari delle vittime e un ringraziamento a coloro che hanno portato soccorso, rileva come purtroppo le persistenti politiche di sacrificio delle esigenze infrastrutturali reali del Paese non lascino intravedere alcun sostanziale segno di ripensamento, e anzi sembrino minacciosamente confermate anche per il futuro. Idra – conclude - esprime l’auspicio che la tragedia di Viareggio possa almeno indurre a una più meditata riflessione i responsabili politici e istituzionali delle scelte strategiche in materia di infrastrutture e trasporti.»

In serata anche il commento di Grazia Francescato Portavoce nazionale dei Verdi ed esponente di Sinistra e Libertàche ha espresso tutta la sua “solidarietà e vicinanze alle famiglie delle vittime ed ai cittadini di Viareggio: «Gli spot del governo non bastano più: servono interventi concreti sulle tante emergenze italiane, tra cui quella delle nostre ferrovie. La tragedia di questa notte, preceduta da preoccupanti campanelli d’allarme, è ampiamente annunciata e si sarebbe potuta evitare se invece di destinare le risorse quasi esclusivamente sulla TAV si fosse investito in sicurezza e qualità del servizio».

«Da tempo noi Verdi denunciamo i tagli alle ferrovie che hanno effetti devastanti sia sulla sicurezza del trasporto merci che sulla qualità del servizio per i milioni di pendolari che quotidianamente sono costretti a viaggiare in carrozze fatiscenti - ha concluso la Francescato -. Ora è sempre più urgente ed indifferibile un piano straordinario per la riqualificazione e del nostro trasporto ferroviario».

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