[02/07/2009] Energia

Rinnovabili in Europa: istantanea buona ma più investimenti per il 20-20-20

BRUXELLES. Il Joint Research Centre (Jcr - Centro comune di ricerca) della Commissione europea e l’Institute for Energy (Ie) hanno pubblicato il rapporto “Renewable Energy Snapshots", che secondo il Jrc «fornisce un tempestivo aggiornamento sul potenziale di energia eolica, energia solare e biomassa di contribuire all’obiettivo vincolante dell´Ue del 20% della produzione di elettricità da fonti energetiche rinnovabili entro il 2020».

Il rapporto si basa su dati aggiornati dell’industria europea del solare e dell’eolico, scattando vere e proprie “istantanee” dello stato dell’arte che evidenziano che il fotovoltaico attualmente installato e l’eolico previsto entro il 2010 sono già notevolmente superiori agli obiettivi fissati nel Libro Bianco dell’Ue sulle fonti di energie rinnovabili del 1997.

Il rapporto fornisce una breve sintesi delle principali tendenze delle fonti rinnovabili di energia elettrica, dedicata in particolare ai responsabili decisionali e di governo nel settore industriale, che sono attualmente alle prese con la redazione dei Piani di azione nazionali (Pan) per le fonti di energia rinnovabili che devono essere presentati entro il 31 marzo 2010. I Pan integrano gli obiettivi vincolanti per la produzione di energia rinnovabile approvati dal Consiglio europeo nel 2007 con le quote del pacchetto 20-20-20 clima-energia dell’Ue approvate nel dicembre 2008.

Il documento sottolinea che «In termini generali, la domanda totale di energia è suddivisa equamente tra 4 settori (industria, trasporti, riscaldamento ed elettricità) che hanno ciascuno una quota del 25%. Partendo dal presupposto che sarà realizzato il miglioramento del 20% l´efficienza energetica e che l´industria e riscaldamento soddisferanno i loro obblighi del 20% di rinnovabili, spetta al settore dell´energia elettrica compensare l’obiettivo di riduzione nel settore dei trasporti (10%, ndr). Si stima che per raggiungere l´obiettivo nel 2020 dal 35 al 40% del totale di energia elettrica (3.200 - 3.500 TWh) debba provenire da fonti energetiche rinnovabili». Anche per questo «tra il 35 e il 40% dell´elettricità usata nel 2020 dovrà provenire da fonti rinnovabili. Per fare un confronto, nel 2005 appena il 14% dell´energia elettrica è stato generato attraverso fonti rinnovabili, principalmente da fonti idroelettriche, biomassa e energia eolica».

Il “target corridor” che deve essere raggiunto per la produzione di energie rinnovabili é di 1.120 – 1400 terawatt ora (TWh). Nel 2005 il 14% (460 TWh) della produzione lorda di elettricità (3.300 TWh) veniva da fonti rinnovabili. A fare la parte del leone è l’idroelettrico con il 9,2%, seguito da biomasse con il 2,4% e dall’eolico con il 2,2%. In futuro dovrebbe crescere molto la quota europea di rinnovabili proveniente dall’energia idroelettrica, dato che la maggior parte delle grandi risorse idriche del nostro piccolo Continente sono ormai già sfruttate, Inoltre, i cambiamenti del clima, gli eventi meteorologici estremi sempre più frequenti, e la maggiore richiesta potrebbero rendere in futuro meno disponibili le risorse idroelettriche già esistenti.

La produzione di elettricità da biomasse nel 2020, potrebbe arrivare a 200 (TWh), più che raddoppiando i 90 TWh del 2006, ma il rapporto avverte che «Questo valore, comunque, potrebbe cambiare perché dipende da quanta biomassa è destinata ad altri usi energetici, come il riscaldamento e il trasporto».
Per l’energia solare, il rapporto prende in considerazione il settore dell´energia solare concentrata (Csp) che in Europa è ancora nella fase di avvio (100 MW nel 2008)ma che, grazie ai riusciti progetti-prototipo in Spagna, ha buone probabilità di crescere rapidamente nei prossimi anni: «Secondo European Solar Thermal Electricity Association (Estela) potrebbe essere installato in Europa 30 GW di Csp, generando circa 100 TWh di energia elettrica nel 2020».

Forte l’espansione europea del fotovoltaico (9,1 GW nel 2008) e buone le sue previsioni di crescita ulteriore, con il settore industriale che si è dato l´obiettivo di produrre il 12% di tutta l´elettricità attraverso questa tecnologia: 380 - 420 TWh, con un tasso di crescita annuo previsto del 36%.

L´energia eolica è tra quelle rinnovabili quella in maggiore crescita (più di 65 GW totali installati nel 2008), con molti nuovi impianti in costruzione: «dei 24 gigawatt (GW) di capacità produttiva di nuova installazione nel 2008, il 35% proveniva dall´energia eolica, il 29% da centrali a gas naturale e il 10% da impianti fotovoltaici». L´industria dell´eolico pensa di riuscire entro il 2020 ad aumentare la sua capacità di produzione totale installata a 230 GW.

Per quanto riguarda geotermia e l’energia prodotta con le maree e le onde il rapporto sottolinea che «Queste tecnologie sono in una fase di ricerca e sviluppo e non hanno mercati importanti la lo penetrazione sta ancora avvenendo. Pertanto, non sono ancora stati incluse in questi snapshots, ma ci si aspetta che la loro immissione sul mercato avverrà entro il prossimo decennio».

Il “Renewable Energy Snapshots" è molto fiducioso per il futuro: «Si può concludere che se gli attuali tassi di crescita delle fonti rinnovabili per la generazione di energia sopra menzionate possono essere mantenute, entro il 2020 si potrebbero generare fino a 1.600 TWh [il 45% - 50%]di elettricità rinnovabile», ma precisa che «Senza un maggiore sostegno politico - specialmente nel campo dell´equo accesso alla rete - e senza misure normative che assicurino che l´attuale sistema elettrico sia trasformato per essere in grado di assorbire tali quantità di energia rinnovabile, queste previsioni non si realizzeranno».

Per questo occorrono ulteriori fondi per la ricerca in modo da ampliare il mercato di tali tecnologie «visto che la riduzione dei costi e l´implementazione più rapida dipenderanno dal volume della produzione e non dal tempo!».

Torna all'archivio