[06/07/2009] Urbanistica

Il sopralluogo dell´osservatorio ambientale scioglierà i dubbi sull´Alta velocità fiorentina?

FIRENZE. In attesa dei risultati della “gita scolastica” - così è stato definito da Pietro Rubellini, presidente dell’Osservatorio ambientale Tav sul sotto attraversamento e dirigente del settore ambiente di Palazzo Vecchio, il sopralluogo previsto per il giorno 14 luglio dello stesso osservatorio ambientale (regione, provincia, comune, ministero ai trasporti, ministero all´ambiente e ferrovie) nei luoghi dei futuri scavi, stante il numero elevato di persone che saranno presenti (pare sedici) - cresce la preoccupazione in città.

Ma lo stesso Rubellini in realtà ha poco voglia di scherzare: secondo lui i rischi che a Firenze succeda quanto già accaduto a Bologna (e anche peggio), non sono affatto percentualmente trascurabili.

Con gli scavi per la nuova stazione dei Macelli il rischio “implosione” del terreno sembrerebbe reale e quel terreno non è proprio ubicato in aperta campagna: sopra ci sono case e perfino la scuola Ottone Rosai. Gli auspicati interventi di mitigazione che dovevano essere contenuti nel progetto esecutivo e che avrebbero dovuto convincere l’Osservatorio ambientale Tav a dare il via libera ai lavori di scavo entro luglio, sono stati invece ritenuti insufficienti.

E non convincono nemmeno gli interventi di messa a tutela della falda che potrebbe registrare - sempre secondo l’Osservatorio ambientale - danni di lungo periodo. Quindi è presumibile, se non certo, che ci saranno ulteriori ritardi e le ferrovie “friggono”, ma quando si tratta di sicurezza bisogna raggiungere la perfezione, almeno nella fase progettuale. Poi ci sono gli imprevisti che rendono indefinibile il limite della sicurezza assoluta che in un lavoro di tale complessità, visto il contesto in cui si realizzerà, non pare raggiungibile.

Per questo da più parti è stato chiesto di prendere in considerazione anche un percorso alternativo di attraversamento della città, quello in superficie, ritenuto meno impattante. Ovviamente, dato che questo era uno dei punti fondanti la sua campagna elettorale e preoccupata anche da quanto dichiarato dall’Osservatorio ambientale sulla Tav, la “Lista Spini per Firenze”, una delle opposizioni di sinistra in Palazzo Vecchio, ha interrogato urgentemente il sindaco su questa vicenda.

Il capogruppo Valdo Spini e il consigliere Tommaso Grassi chiedono «quale sia lo stato dei lavori in corso, in riferimento anche alla situazione di via Vittorio Emanuele II, quale sia la stazione in cui l’Alta velocità fermerà a Firenze per un periodo che si prevede di almeno cinque anni e quali attrezzature siano previste per fare di questa stazione una vera e propria stazione di scambi intermodali e per un suo corretto inserimento nel contesto urbanistico».

La Lista Spini ha poi chiesto al sindaco Renzi «se non ritenga più in generale di sottoporre a verifica tecnica anche l’ipotesi del sovra attraversamento ferroviario in superficie per verificare le possibilità di risparmiare alla città gli inconvenienti di nuovi ostacoli ed ingombri alla circolazione. Purtroppo i giochi sembrano ormai fatti, ma se si dovessero presentare nuove difficoltà...». Chissà, da Renzi è possibile anche aspettarsi proposte fino ad ieri impreviste.

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