[06/07/2009] Energia

Nuova direttiva Ue più severa sulla sicurezza delle strutture nucleari

LIVORNO. Nella convinzione che la sicurezza dovrebbe essere la priorità di uno Stato che decide di costruire centrali nucleari, l’Ue con una nuova direttiva - pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea - rafforza il principio della responsabilità nazionale e quello della responsabilità primaria per la sicurezza di un impianto nucleare, perché una “solida cultura della sicurezza all’interno degli impianti nucleari costituisce uno dei principi fondamentali della gestione della sicurezza necessari ai fini di un esercizio sicuro”..
Gli Stati hanno tempo fino al 22 luglio 2011 per mettere in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva.
Dunque maggiore responsabilità nazionale, maggiore responsabilità per il titolare della licenza, maggiori controlli da parte dell’autorità nazionale competente, potenziamento del ruolo e dell’indipendenza delle autorità di regolamentazione competenti e maggiore informazione per la popolazione e i lavoratori.
Quindi, gli Stati membri (compresa l’Italia semmai porterà a termine l’anacronistico progetto di ritornare all’atomo) dovranno istituire e mantenere un quadro legislativo normativo e organizzativo nazionale per la sicurezza nucleare degli impianti nucleari che attribuisce le responsabilità e prevede il coordinamento tra gli organismi statali competenti.
Il quadro nazionale dovrà prevedere l’adozione di requisiti nazionali di sicurezza nucleare; la determinazione delle modalità di adozione e dei relativi strumenti di applicazione che restano di competenza degli Stati membri; la predisposizione di un sistema di concessione di licenze e di divieto di esercizio degli impianti nucleari senza licenza; la predisposizione di un sistema di supervisione della sicurezza nucleare; l’azioni di garanzia dell’esecuzione, comprese la sospensione dell’esercizio e la modifica o revoca di una licenza.
Gli Stati dovranno provvedere affinché “il quadro nazionale sia conservato e migliorato” tenendo conto dell’esperienza operativa, delle conoscenze acquisite con le analisi di sicurezza degli impianti nucleari in funzionamento, dello sviluppo della tecnologia e dei risultati delle ricerche di sicurezza, ove disponibili e pertinenti.
Progressi in materia di tecnologia nucleare(che per la definizione data dalla stessa direttiva Ue non ricomprende solo la centrale in se ma anche le strutture per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi ubicate nello stesso sito e direttamente connesse agli impianti nucleari), insegnamenti tratti dall’esperienza operativa e dalle ricerche sulla sicurezza, i miglioramenti dei quadri normativi devono quindi contribuire a migliorare ulteriormente la sicurezza.

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