[10/07/2009] Energia

Nuovo biltz anti-G8: Greenpeace abborda una nave carboniera a Civitavecchia.

LIVORNO. Dopo che nelle centrali a carbone italiane occupate nei giorni scorsi la notte è passata tranquilla, Greenpeace continua a fare blitz anti-carbone in Italia e ad inviare segnali al G8 del L’Aquila. Il più clamoroso e visibile è stato quello indirizzato a Barack Obama direttamente dagli Usa e da uno dei luoghi più simbolici degli States, Monte Rushmore, dove i climbers di Greenpeace l’8 luglio hanno appeso un enorme striscione accanto alle immagini scolpite dei più famosi presidenti americani, per chiedere al presidente americano di mostrare una vera leadership sui cambiamenti climatici. Il messaggio appeso accanto ai più grandi presidenti Usa era inequivocabile: «L’America onora i leader, non i politici: ferma il riscaldamento globale».

A Parigi gli attivisti di Greenpeace hanno rimorchiato un gigantesco iceberg finto fino ai ponti sulla Senna per chiedere a Sarkozy fatti e non belle parole.

Tornando in Italia, stamani alle 7,30 i gommoni di Greenpeace erano in azione a Civitavecchia a caccia di una nave carboniera e il blitz è riuscito anche questa volta, mettendo in luce la capacità degli ambientalisti di colpire dove e come vogliono anche in un Paese che si presumeva sotto stretta sorveglianza, soprattutto in centrali e porti che dovrebbero essere considerati obiettivi possibili di azioni di protesta.

«I nostri attivisti a bordo di gommoni – spiega tra il compiaciuto e il divertito un comunicato di Greenpeace - hanno avvicinato una nave carboniera in rada a Civitavecchia, dipingendo sulla sua fiancata il messaggio “G8: FAILED” (“G8: fallito”). Questa attività segna il culmine di una settimana di proteste di Greenpeace in tutto il mondo: dagli Stati Uniti alla Russia, dalla Francia all’Italia, gli attivisti hanno chiesto in diversi modi al G8 di porre le condizioni per un accordo importante sul clima alla Conferenza Onu di Copenhagen del prossimo dicembre.

Sulla ciminiera di Brindisi è stato scritto “STUPIDS”, rivolto ai capi di governo riuniti all’Aquila. In Italia, più di cento attivisti hanno occupato, scalato e dipinto ciminiere, gru e nastri trasportatori in cinque centrali a carbone (o in via di trasformazione), sottolineando come il carbone sia il principale “killer del clima” a livello mondiale.

Dall’alto delle centrali di Brindisi, Fusina/Marghera, Porto Tolle, Vado Ligure e Civitavecchia, Greenpeace ha chiesto ai governi del G8 di prendere la leadership della lotta ai cambiamenti climatici. Gli attivisti stanno ancora occupando due centrali, Brindisi e Porto Tolle, dalla quale discenderanno in contemporanea con la fine del meeting dell’Aquila, concludendo la protesta».

Infatti alle 8,30 di stamani gli ultimi attivisti e climbers rimasti all’interno della centrale di Fusino/Marghera sul nastro trasportatore sono usciti dopo aver dipinto "G8: LEAD OR LOSE."

«L´uscita si è svolta senza problemi – dice Greenpeace - La polizia ha semplicemente identificato le persone coinvolte. Ieri sera, operai della centrale hanno espresso solidarietà per quello che Greenpeace stava facendo e hanno portato beni necessari, come tappi per le orecchie, agli attivisti che si trovavano all´interno. Alcuni hanno aggiunto che lo striscione "Andate a lavorare" non era una loro iniziativa e quindi l´hanno rimosso».

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