[10/07/2009] Parchi

Tempi duri per i bracconieri dell’Arcipelago toscano: inaugurato il radar per la sorveglianza del mare di Pianosa

PORTOFERRAIO (Livorno). Il presidente del parco nazionale dell’Arcipelago toscano, Mario Tozzi, e l’ammiraglio della direzione marittima Toscana, Ilarione Dell’Anna, hanno partecipato oggi insieme a tutte le forze dell’ordine ed a diversi rappresentanti delle istituzioni all’inaugurazione del sistema integrato di sorveglianza dell’area di tutela marina di Pianosa.

Si tratta di una strumentazione basata su un potente radar ed acquistata dal parco nazionale grazie ad un finanziamento straordinario concesso dal ministero dell’ambiente e che sarà gestita dalla Capitaneria di porto di Porto di Portoferraio in convenzione con il parco.

L’impianto è stato fortemente voluto da Mario Tozzi e grazie alla collaborazione stretta tra Parco e Capitaneria di Porto di Portoferraio e stato raggiunto l’obiettivo dopo più di un anno di lavoro.

«Un grande ausilio tecnico- dice il presidente del parco- che rende concreta la tutela del mare e la possibilità di un attento monitoraggio per tutto l’anno anche in chiave di contrasto al bracconaggio e all’inquinamento marino»

«Il radar è ora in funzione – spiegano al parco - e abbiamo potuto osservare questa mattina in diretta il suo funzionamento grazie ad una presentazione dimostrativa nella sala della Linguella di Portoferraio. Il sistema potrà essere letto da due stazioni principali: l´isola di Pianosa e la sede della capitaneria a Portoferraio. Potrà ricevere da qualsiasi imbarcazione passi nel suo raggio d´azione di 72 miglia, un segnale con tutti i dati che la identificano (denominazione, viaggio, merci trasportate etc), l´operatore potrà trasmetterli e comunicare direttamente con essa. Il sistema è compatibile con il sistema nazionale Vts (Vassel traffic service). Il software consente la definizione di zone e segnali di allarme visivo ed acustico automatico, ad esempio in caso di: nuova acquisizione di un bersaglio, bersaglio perso, deviazione dalla rotta prestabilita, violazione dei limiti di velocità, abbandono della posizione di ancoraggio, previsione di collisione con istallazioni fisse o altri bersagli in tracciamento. La stazione server, istallata sull’Isola di Pianosa, conserva la registrazione dei dati radar di 7 giorni, con la possibilità di back up. La registrazione di fatto consente di dimostrare l’avvenuta violazione anche senza la necessità di contestazione immediata dell’infrazione».

Si annunciano tempi duri sia per i pescatori di frodo che la Capitaneria ha più volte beccato nelle acque protette di Pianosa ma che ora saranno sotto sorveglianza 24 ore su 24, ma anche per che cercherà di violare le acque di Montecristo, visto che il raggio di azione del radar pianosino arriva fino a quell’Isola che è riserva integrale a mare e a terra.

Torna all'archivio