[15/07/2009] Rifiuti

Operazione ‘1kg de sachet contre 1 dollar’: recuperate a Kinshasa 15 tonnellate di sacchetti di plastica

LIVORNO. Un tempo, Kinshasa, la capitale della Repubblica democratica del Congo (Rdc) era una città nota per la sua pulizia, tanto da meritare il nomignolo di “Kin-la-belle”, ma oggi è una specie di inferno in terra, circondato da una periferia di baracche che raccoglie una popolazione che cresce a vista d’occhio e disseminata di spazzatura e sacchetti di plastica. Il suo soprannome è cosi diventato “Kin-la-poubelle”, Kinshasa cassonetto.

I circa 10 milioni di abitanti di Kinshasa producono ogni giorno circa 250 tonnellate di rifiuti solidi urbani, una cifra ridicola se rapportata ai consumi occidentali, ma che rappresenta un grosso problema per la pressoché inesistente filiera di smaltimento. L’imballaggio più usato nella capitale della Rdc sono i sacchetti di plastica che sono disseminati dappertutto e che ormai bloccano di frequente fogne e canali, provocando anche problemi igienico-sanitari crescenti.

Per sbarazzarsi almeno dei sacchetti di plastica nel maggio scorso è stata lanciata dal Parti écologiste congolais ( Peco – Partito ecologista congolese) una campagna per la loro raccolta: "1kg de sachet contre 1 dollar". In realtà chi porta alla società privata che si occupa del progetto 1 kg di sacchetti di plastica riceve in cambio 200 Franchi congolesi (0,25 dollari). Il primo bilancio dell’iniziativa tirato dal municipio di Kinshasa è più che buono: secondo l´Agence congolaise de presse (Acp) «15 tonnellate di sacchetti non biodegradabili sono stati recuperati in circa un mese»

La vice presidente del Peco, Lina Pembe Bokanga, ha sollecitato l’appoggio del governo «per intensificare questa operazione in vista di sbarazzare ka città di Kinshasa dai sacchetti non biodegradabili, carichi di conseguenze. L’operazione è iniziata grazie all’interessamento degli iscritti al Peco, che ad oggi sono valutati in 50.000 aderenti a Kinshasa ed a circa 150.000 nella provincia del Bandundu».

La Pembe ha anche annunciato l’avvio, nel quadro dell’iniziativa “Kin Propre" (Kinshasa pulita) dell’operazione di raccolta dei sacchetti sul boulevard du 30 juin, dove recentemente il comune ha abbattuto tutti gli alberi per poi rivenderli sul fiorente mercato del legname. Secondo gli ambientalisti il tutto frutterebbe ai commercianti di legname 2 milioni di dollari.

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