[16/07/2009] Comunicati

I mondiali di nuoto in direzione della sostenibilità, ma non a impatto zero

FIRENZE. In seguito ad un accordo tra il ministero dell’Ambiente e il comitato organizzatore, il mondiale di nuoto che avrà inizio sabato 18 sarà all’insegna dell’educazione alla sostenibilità ambientale. Sono infatti previste svariate iniziative di sensibilizzazione, che vedranno il loro clou nella giornata del 29 luglio, alla presenza del ministro Prestigiacomo.

Nell’accordo, sono indicati quali obiettivi la «la migliore efficienza nell’uso finale dell’energia», il «migliore “livello di naturalità” dei luoghi interessati», e la divulgazione presso i cittadini delle azioni intraprese e dei risultati raggiunti. Ciò sarà perseguito attraverso «la riduzione dei consumi per l’illuminazione, la riduzione dell’uso della plastica» e la «neutralizzazione del carbonio emesso».

Riguardo specificatamente alla questione delle emissioni climalteranti, sono previste «attività di contabilizzazione delle emissioni di Co2 prodotte dagli eventi sportivi», l’uso di «tecnologie a minore contenuto ed emissioni di carbonio adottate per la costruzione, manutenzione e gestione delle attività sportive e dei servizi correlati all’interno del Villaggio ospitalità», e la «realizzazione di progetti e/o l’acquisizione di crediti finalizzati a compensare totalmente le emissioni dei campionati».

Sarà inoltre presente, presso lo stand del ministero dell’Ambiente che sarà montato durante tutta la manifestazione e dove si svolgeranno iniziative di educazione ambientale per ragazzi con particolare focus sulle aree protette marine, anche un display che permetterà ai visitatori di monitorare in tempo reale le mancate emissioni di CO2 associate all’adozione delle pratiche sopra citate.

E’ inoltre prevista l’attuazione di un’iniziativa (“Prove libere per un mondo migliore”) che deriva da un accordo messo in atto nello scorso settembre dal Ministero e dal Conai, che prevedeva la messa in scena di uno spettacolo di sensibilizzazione riguardante il ciclo integrato dei rifiuti, e in particolare la raccolta differenziata: un’area dello stand del Ministero, infatti, sarà «trasformata in una micro-discarica, un angolo dove i rifiuti costituiranno un problema», e «sarà compito dei giornalisti Luca Pagliari e Romina Montedonico Sivori dimostrare che la soluzione si trova al centro del problema stesso. Tra filmati e testimonianze, i giornalisti mostreranno i tesori e le risorse che si nascondono in quella piccola discarica. Oggetti che con troppa fretta e superficialità erano stati gettati indistintamente, torneranno ad una nuova vita».

L’iniziativa, come detto, era stata attuata già nello scorso settembre in varie realtà urbane minori della Campania, punta alla sensibilizzazione dei cittadini riguardo sia la raccolta differenziata, sia soprattutto riguardo alla questione ben più ampia legata ad un’efficiente gestione del ciclo dei rifiuti.

Ci sono, comunque, alcune cose che lasciano perplessi: anzitutto è auspicabile che nell’evento “Prove libere per un mondo migliore”, pur meritorio, venga spiegato a chiare lettere la differenza tra la raccolta differenziata e quella parte del ciclo dei rifiuti che prende il nome di “riciclo”, senza quella confusione che, sui media e nelle dichiarazioni politiche (oltre che nella testa dei comuni cittadini), spesso attanaglia i termini della questione. Non vorremmo invece che, come spesso accade, i due concetti siano confusi.

E poi c’è la questione relativa a come è presentata l’iniziativa, che è definibile sicuramente (almeno nelle premesse) come “carbon neutral”, ma che non può certo dirsi “a impatto zero” dal più generale punto di vista ambientale. E invece il comunicato parla proprio di «mondiale all’insegna dell’impatto zero”, mentre apparirebbe decisamente più consono parlare di mondiale sì “carbon neutral” , ma non ad “impatto zero”, bensì a “impatto ridotto”, sia per quanto riguarda l’ambiente nella sua globalità, sia per quanto attiene alla produzione di rifiuti.

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