[16/07/2009] Parchi

Porti, diporto, pesca e ambiente, il difficile equilibrismo marittimo dell’Agenda della Toscana

LIVORNO. Oggi l´assessore regionale della Toscana al bilancio e coordinamento delle politiche per il mare, Giuseppe Bertolucci (Nella foto), ha presentato a Livorno l´Agenda 2009 del mare alla Consulta in assemblea plenaria che il 21 luglio sarà esaminata dal tavolo di concertazione generale.

Per Bertolucci l’Agenda rappresenta «Un termometro della situazione economica attuale della Toscana del mare, un documento che rappresenta il quadro più completo e aggiornato delle politiche regionali che interessano il “sistema mare” , e fa il punto sia sulle attività realizzate che su quelle in corso di realizzazione e sulle priorità per ciascun settore di riferimento».

Alla Consulta Bertolucci ha riproposto i tre assi della politica regionale per il mare: «competitività come elemento strategico dello sviluppo e dunque traino fondamentale per rispondere agli effetti della crisi economica, la tutela dell´ecosistema marino, che vuol dire proteggere e ripristinare l’equilibrio ecologico del mare e garantire che le attività umane siano svolte in modo sostenibile, la promozione della qualità della vita nelle aree della costa e delle isole, cioè dare ai cittadini della costa e delle isole risposte più adeguate a partire dai bisogni reali, migliorando i servizi esistenti, ma anche offrendo nuove opportunità».
Una miscela che non risulta sempre ben gestibile e che produce un equilibrio non molto stabile tra le richieste (e la voglia) di nuovi porti ed insediamenti costieri e la tutela di un ambiente che vede al palo l’istituzione delle due Aree marine protette, quella dell’Arcipelago Toscano e delle Secche della Meloria per le quali la regione non si può proprio dire si stia strappando i capelli.

Anche l’approccio di Bertolucci è stato molto economicista: «Nell´agenda di quest´anno – ha detto a Livorno – abbiamo però dovuto prima di tutto aggiornare nella maniera più completa possibile il quadro degli interventi sulla base dei cambiamenti verificatisi in seguito alla situazione di crisi economica che stiamo attraversando. Emblematico il caso della nautica che rappresenta certamente il settore produttivo più dinamico degli ultimi anni, con esiti che si trasmettono dal settore stesso a quello delle piccole imprese locali, ma che sta soffrendo, anche nelle realtà più significative che compongono la filiera».
Nel primo asse, competitività, Bertolucci ha evidenziato che «per la nautica da diporto entro il 2009 sarà adottato il “Progetto Integrato di Innovazione” (Pidi) che favorisce la concentrazione degli interventi come i bandi di alleanza strategica, la ricerca, sviluppo e innovazione delle imprese, le infrastrutture fondamentali, la facilitazione della diffusione e trasferimento di specifiche tecnologie».

Per la pesca e l’acquacoltura «è stato approvato il programma regionale del Fondo Europeo della Pesca 2007-2013: sono in corso di pubblicazione i primi 4 bandi per la realizzazione delle misure di ammodernamento della flotta peschereccia , degli impianti di acquacoltura, degli impianti di trasformazione e commercializzazione e dei porti pescherecci. Stiamo anche definendo altri bandi per la piccola pesca costiera e la pesca nelle acque interne. Le risorse pubbliche disponibili per il 2009 sono pari complessivamente a 3,9 milioni di euro, a cui si affianca per quest´anno, come per l´anno precedente, uno stanziamento di 414.000 euro per la ricerca in acquacoltura».

Il secondo asse dell’agenda è la tutela dell´ecosistema marino, ma sarebbe meglio dire la sorveglianza, visto che Bertolucci ha annunciato che «E’ in corso di realizzazione il progetto “MoMar” che mette a punto un sistema telematico di rilevazione ed elaborazione dati, condiviso da Corsica, Liguria, Sardegna, per prevenire, nell´ambito del programma transfrontaliero di cooperazione marittima Italia-Francia, i rischi legati ai trasporti e alle attività marittime (importo totale di 2.450.000 euro, di cui 392.000 a favore della Regione Toscana). A questo si aggiunge il progetto “Giohna” (Gover nance and Integrated Observation of marine Natural Habitat), per la tutela e salvaguardia dell’habitat marino/costiero dell’alto Mediterraneo in partenariato con Liguria, Sardegna e Corsica per un ammontare complessivo di 2.465.000 euro, di cui 550.000 di competenza dell´Arpat come capofila».

Bisognerebbe capire come questo si integri con le forme di protezione a mare già esistenti nell’Arcipelago Toscano, con quelle previste (ma contrastate) e con il Santuario dei mammiferi marini Pelagos che comprende proprio le coste delle regioni partecipanti a “Giohna”.

«Per promuovere la qualità della vita sulla costa e nelle isole, terzo filone delle politiche per il mare – ha terminato Bertolucci - la Regione Toscana conferma il proprio impegno per realizzare condizioni di uguali opportunità per le popolazioni della costa e delle isole, in particolare negli ambiti di istruzione, formazione, lavoro, servizi sociali e collegamenti marittimi al fine di garantire la continuità territoriale».

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