[30/05/2006] Urbanistica

Cento comuni e il cuore verde e buono della Toscana

FIRENZE - Cia e Legambiente Toscana, in vista dell’approvazione del Programma regionale di sviluppo (Prs) e di altri importanti strumenti della pianificazione regionale, scrivono alle amministrazioni locali della Regione una lettera per chiedere di approvare un ordine del giorno che le impegni in una azione rivolta al rilancio delle prospettive delle aree rurali. Le due associazioni puntano al coinvolgimento di almeno 100 comuni ed enti locali entro la fine di giugno.

«Con questa iniziativa ci proponiamo insieme alla Cia – dice il presidente regionale di Legambiente Piero Baronti – di promuovere processi di sviluppo locale, a partire da due settori chiave, come la produzione energetica e l’alimentazione, coniugando sostenibilità ambientale e necessità di creare nuove opportunità per le imprese e per il territorio».

L’iniziativa, che prende il titolo di "Aree rurali – Il cuore verde e buono della Toscana", una vera e propria collaborazione con gli enti locali sul futuro delle aree rurali, per costruire dal basso «le condizioni per la promozione di nuove attività economiche nel settore dimostrando come sia possibile operare localmente per costruire risposte significative, anche se non esaustive, a temi di natura globale come quelli dell’alimentazione e dell’energia».

Con l’iniziativa, da un lato si vuole sollecitare una adeguata considerazione delle esigenze delle aree rurali nella programmazione regionale; dall’altro si chiede l’avvio di azioni per lo sviluppo di filiere corte, di circuiti locali di vendita diretta dei prodotti agricoli che avvicinino produttore e consumatore finale e lo sviluppo della produzione locale di energia da fonti rinnovabili con un maggior impiego delle agri-energie.

«Questa iniziativa – commenta il presidente di Cia Toscana, Giordano Pascucci – nasce in un periodo di particolare crisi per l’agricoltura della nostra regione che, anche in seguito alle modalità di applicazione della nuova PAC nel nostro paese ed in conseguenza delle politiche del passato Governo, che in questi anni ha operato drastici tagli dei trasferimenti agli Enti locali e della spesa sociale, ha subito effetti devastanti soprattutto nei piccoli comuni. Cia e Legambiente – continua Pascucci – sono convinte che occorra ripartire proprio dal territorio per rilanciare la sfida dello sviluppo locale sostenibile delle aree rurali, cercando innanzitutto di promuovere, insieme a Comuni, Circoscrizioni, Comunità montane e Province, idee progettuali che sulla base del principio della “governance” cooperativa attivino un processo virtuoso di creazione di nuove opportunità economiche per le imprese agricole».

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