[31/05/2006] Energia

Sorpresa: sulla Olt si spacca anche la destra

LIVORNO. L´impianto di rigassificazione non divide solo le forze dell´Unione (che a Livorno ancora non c´è, se è vero che la maggioranza di centrosinistra non comprende né Rifondazione, né i Verdi né la lista civica di ispirazione progressista Città Diversa), ma anche quelle della Casa delle libertà.

E´ questo il dato nuovo emerso dal dibattito-fiume andato in scena nel consiglio comunale di ieri sera, terminato a notte fonda. Se da un lato i rappresentanti della «sinistra radicale» hanno ribadito il loro «no» alla realizzazione dell´impianto adducendo motivi di sicurezza ed hanno chiesto nuovamente che l´amministrazione conceda il referendum ai cittadini che ne hanno fatto richiesta, dall´altro la sorpresa è arrivata dagli interventi di alcuni consiglieri della Casa delle libertà.

Il capogruppo di An Bruno Tamburini (nella foto) ha sostenuto la bontà del progetto, invitando la giunta a «non perdere tempo a discutere con chi vent´anni fa ha causato l´abbandono del nucleare», dal momento che «su questioni del genere è impossibile trovare una sintesi». In compenso, Marcella Amadio, consigliera regionale di An, è intervenuta esprimendo critiche e perplessità, e finendo per sposare gli argomenti dei sostenitori del referendum.

Scena del tutto simile in Forza Italia: il capogruppo Giuseppe Argentieri ha ribadito che il rigassificatore può rappresentare un´occasione per Livorno, ma il consigliere Massimo Ciacchini aveva appena finito di dire che «porterà ben pochi benefici» e anzi danneggerà attività economiche rappresentando rischi per la salute.

Compatta invece la maggioranza di centrosinistra: Ds, Margherita, Italia dei valori e Pdci hanno prodotto numerosi interventi tesi a ribadire la validità dell´operazione. Il sindaco Alessandro Cosimi ha cercato di stemperare gli animi concludendo il consiglio, difendendo «un approccio non arrogante» della giunta all´argomento e assicurando il coinvolgimento di tutto il Consiglio e anche delle associazioni nel percorso che ancora dovrà essere svolto. Un modo per rispondere alle accuse di Trotta (Rifondazione) e Volpi (Verdi) che invece avevano segnalato come Regione e Provincia si fossero dimostrate più sensibili al dialogo con i cittadini.

Che il tema off shore fosse foriero di clima teso fra le forze politiche della sinistra lo si era compreso fin dall´inizio del dibattito di ieri, quando lo stesso segretario di Rifondazione comunista Alessandro Trotta aveva chiesto la possibilità di proiettare un video in Consiglio comunale. Ipotesi messa ai voti e bocciata dopo due duri interventi dei capigruppo di An Tamburini e Ds Vittori. «Non capisco a che cosa serva - ha detto quest´ultimo - se è una fiction, la si veda in altre sedi; se ha validità scientifica, lo si invii alle commissioni tecniche competenti».

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