[07/06/2006] Comunicati

E il Wwf presenta un documento sulle infrazioni dell’Italia

ROMA. «Quarant’anni vissuti da sentinelle per l’Europa affinché l’Italia resti nel solco delle norme comunitarie a tutela della natura, dell’ambiente, della salute, del paesaggio e delle sue risorse». Parole di Fulco Pratesi (nella foto), presidente del Wwf Italia, che in occasione della conferenza stampa del Ministro dell’ambiente ha presentato il suo documento sulle infrazioni da parte del nostro Paese in sede comunitaria. Il dossier analizza in 13 capitoli le violazioni agli obblighi rispetto alle direttive Ue tessendo così la trama di quella che l’associazione definisce «una storia nera, fatta di mancate attuazioni, ritardi e sanzioni».

Acque, animali, appalti, aria, clima, inquinamento atmosferico queste alcune delle aree in cui l’Unione Europee ha intrapreso azioni legali contro il nostro Paese. Solo nella legislatura appena conclusasi il Wwf ha inoltrato 50 denunce alla Commissione europea, di cui 12 accolte, e oltre 30 sono ancora in istruttoria. Il Wwf sostiene di aver «ricoperto un doppio ruolo: è stata fonte di informazione e documentazione nei confronti dell’Unione Europea per svelare le numerose violazioni della nostra normativa rispetto a quella comunitaria, ma anche di sensibilizzazione nei confronti di un’opinione pubblica alla quale è stato spesso nascosto il fatto che, per queste violazioni, i cittadini pagano di tasca propria le pesanti multe comminate dall’Unione Europea».

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