[08/06/2006] Comunicati

Bandoli: «No al referendum, il governo dell’ambiente ha bisogno di politiche comuni»

ROMA. Anche Fulvia Bandoli, parlamentare Ds ed esponente della Sinistra ecologista (nella foto), interviene a sostegno del Comitato del No in vista del referendum sulla riforma della Costituzione in programma domenica 25 e lunedì 26 giugno prossimi. «Sono molteplici le ragioni istituzionali e democratiche per votare No – dice Fulvia Bandoli – alcune anche di carattere ambientale. O meglio: che riguardano la concezione e il modo concreto di governare l’ambiente».

«Il governo del territorio e dell’ambiente – continua la parlamentare diessina – hanno bisogno di unitarietà di poteri. Anche se la delega alle regioni per il governo di molti settori esiste com’è giusto che sia, è necessario però che gli indirizzi restino nazionali, per fare in modo che ogni cittadino sia
uguale di fronte a leggi e a diritti e doveri che esse prevedono. Non c’entra nulla lo statalismo che alcuni ci attribuiscono, la questione è un’altra: se lo Stato debba o meno conservare poteri precisi
di indirizzo in materie di interesse generale. Io ritengo di sì, mentre altri pensano che ciò non sia necessario. Non ci potremmo mai permettere che l’abusivismo edilizio venga trattato diversamente da regione a regione, o che le politiche sull’acqua, che è un bene comune e collettivo, siano perseguite con indirizzi non unitari e nell’interesse di tutto il paese. Lo stesso vale per le politiche energetiche, dei trasporti o per le grandi infrastrutture civili, per non parlare del sistema dei rifiuti».

«Il no degli ambientalisti – conclude Fulvia Bandoli – è dunque chiaro e netto e si aggiunge, con le sue ragioni, alle tante portate da molti costituzionalisti. Siamo impegnati a spiegare queste nostre posizioni nella campagna elettorale appena aperta e lo faremo con tutte le nostre forze».

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