[09/06/2006] Urbanistica

E Rifondazione tuonò contro la sindrome Nimby

LIVORNO. Curiosa la vita. A Livorno succede che Rifondazione comunista arrivi a chiamare in causa la sindrome Nimby per difendere le ragioni della sua festa, che invece un comitato di residenti, appoggiato dalla Circoscrizione gudiata dal centrosinistra, vorrebbe impedire per ragioni di impatto ambientale, visivo, acustico.

Al segretario del partito Alessandro Trotta (nella foto) non va giù il fatto che manchi «un criterio omogeneo» per valutare le feste popolari che si svolgono in città. «Perché va bene effettuarle in piazze che si trovano in centro e non va bene nel parco di Villa Regina?».
Rifondazione ha organizzato la sua festa livornese, la festa di Liberazione, nel parco di Villa Regina già lo scorso anno, dopo che per sette edizioni, dal 1998 al 2004, l´aveva svolta alla Fortezza Nuova poi chiusa per lavori di restauro. «Noi saremmo ben lieti di tornare alla Fortezza - spiega il segretario di Rifondazione - per cui quella di quest´anno potrebbe essere l´ultima festa che facciamo a Villa Regina. Ciò che non accettiamo è la richiesta di non svolgere lì la nostra iniziativa, perché significherebbe farla saltare del tutto, per quest´anno».

Un comitato di residenti nella zona ha raccolto le firme per impedire che questa festa abbia luogo ed il Consiglio della circoscrizione 3 li ha appoggiati. «Siamo al paradosso - conclude Trotta - anziché appoggiare e sostenere le feste popolari si preferisce allontanarle dal proprio giardino. Noi non siamo certo contro i residenti: anzi, abbiamo approntato un programma nel quale l´impatto acustico è ridotto al minimo, però vogliamo garanzie dall´amministrazione comunale, perché abbiamo l´impressione di trovarci di fronte a una discriminazione tutta politica».

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