[13/06/2006] Urbanistica

Il Tar cancella il villaggio turistico di Boccadarno

PISA. Il Tar della Toscana ha parzialmente accolto il ricorso presentato da Legambiente, Wwf, Circolo Utopia e Coordinamento per la salvaguardia e la riqualificazione di Boccadarno, rappresentati dagli avvocati Giuseppe Angella e Eleana Pino contro il Piano di gestione approvato nel maggio 2002 dal Consiglio direttivo del Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. Il pronunciamento della prima sezione del Tar, firmato dal presidente Giovanni Vacirca e dai consiglieri Saverio Romano e Bernardo Massari, è stato depositato da alcuni giorni.

La sentenza, nei fatti, dispone la cancellazione del previsto villaggio turistico da 150.000 metri cubi nell’area di Boccadarno, annullando la norma contenuta in una scheda specifica del piano di gestione del Parco.

La notizia contenuta nel dispositivo del Tar ha determinato subito reazioni di soddisfazione da parte di coloro che avevano proposto il ricorso al Tar. «Il provvedimento ha un grande valore per la politica di tutela del territorio – dice il circolo pisano di Legambiente – poiché interpretando correttamente le norme del Piano territoriale del Parco, fa giustizia del tentativo maldestro di presentare la delittuosa cementificazione di Boccadarno come un progetto funzionale alla realizzazione degli obiettivi per cui il Parco era stato istituito. Sul piano operativo, la sentenza invalida tutti gli atti che sono conseguiti all’approvazione della scheda 39. In particolare è privo di fondamento giuridico, per quanto attiene alla previsione del villaggio turistico ad est di via Maorca, il piano di attuazione che il Consiglio comunale di Pisa ha di recente adottato, ignorando ogni principio elementare di cautela, in presenza di un ricorso al Tar».

Legambiente ammette che il Tar non ritiene la previsione del bacino portuale configgente con le indicazioni del Piano territoriale, anche se «la sentenza sostiene che la definizione dell’intervento può comportare la necessità di procedere ad una variante urbanistica» e riconosce che «i lavori di bonifica devono precedere l’approvazione del piano attuativo, che il Consiglio comunale di Pisa ha adottato rinviando la bonifica».

Ora per Legambiente «è dovere del Parco e degli altri enti competenti scongiurare ogni manomissione ambientale e paesaggistica di Boccadarno» e riaprire una discussione «per un assetto dell’area confacente con la natura e la storia del luogo, nel pieno rispetto della legge istitutiva e del piano territoriale del Parco».

Nella sezione documenti del nostro giornale la sentenza integrale consultabile e scaricabile

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