[16/06/2006] Elettrosmog

In Calabria centraline «intelligenti» per monitorare le emissioni elettromagnetiche

CATANZARO. Centraline intelligenti in grado di «capire» quali segnali provengano da ripetitori di telefonia cellulare e quali da ripetitori radiotelevisivi, acquisendo in continuo i dati e trasmettendoli ad una centrale di controllo che provvede alla archiviazione ed alla messa in rete degli stessi dati monitorati. E’ questa l’attività della strumentazione informatica che l’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) sta progressivamente installando in tutta la regione nell’ambito di un progetto di monitoraggio dei livelli di emissione dei campi elettromagnetici ad alta frequenza svolto in collaborazione con la Fondazione Ugo Bordoni, istituzione che opera sotto la vigilanza del Ministero delle comunicazioni, che ne cura la realizzazione su scala nazionale.

Il progetto interessa tutte le province della Calabria e prevede l’installazione di centraline di misura dei campi elettromagnetici in siti considerati obiettivi sensibili (scuole, strutture sanitarie e luoghi per l´infanzia, ma anche abitazioni particolarmente vicine agli impianti da monitorare) vicini a stazioni radio base per telefonia mobile e ripetitori radiotelevisivi.

Le centraline di misura sono dotate di sensori capaci di captare l’intensità totale del campo elettromagnetico dovuta a tutte le possibili sorgenti, distinguendole in quelle provenienti da ripetitori di telefonia cellulare e quelli da impianti di radio-tv. I dati raccolti dalla rete di centraline sono trasmessi al centro di controllo dell’Arpacal, che provvede alla loro verifica, validazione e al centro nazionale, istituito presso il Ministero delle Comunicazioni.

«Le preoccupazioni su possibili effetti nocivi derivanti dal cosiddetto inquinamento elettromagnetico, meglio conosciuto come elettrosmog – commenta il commissario dell’Arpacal, Domenico Lemma – hanno indotto il legislatore ad emettere una normativa tra le più severe al mondo. Questa Agenzia, conscia dell’importanza del progetto, ha stipulato una convenzione con la Fondazione Bordoni per effettuare i controlli nella nostra Regione. Nei prossimi mesi, a monitoraggio concluso, saremo in grado di relazionare compiutamente sullo stato dell’arte in Calabria. Al momento le rilevazioni hanno dato un solo esito negativo, nella città di Vibo Valentia, nel quale a breve i nostri tecnici provvederanno alla riduzione a conformità».

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