
[16/06/2006] Comunicati
ROMA. Il portavoce di «Sinistra ecologista» Fabrizio Vigni (nella foto), all’indomani della riunione dell’esecutivo nazionale dell’associazione, fissa le priorità del governo Prodi in materia ambientale. Un elenco che contiene sei punti. Il primo, secondo Vigni, è «coniugare le misure per il rilancio dell’economia a quelle per la qualità ambientale». «Poi – prosegue – riscrivere l’intero testo sulla legislazione ambientale per dare all’Italia una normativa in sintonia con l’Europa; impostare da subito una politica energetica che vada nella direzione indicata nel programma dell’Unione, a partire dallo sviluppo delle fonti rinnovabili e dall’uso efficiente dell’energia, inserire già nel prossimo Dpef le misure per l’attuazione del protocollo di Kyoto, rilanciare una efficace politica per i parchi ed il sistema delle aree protette. Infine, selezionare le infrastrutture più utili e urgenti, coerenti con una politica di mobilità sostenibile».
Vigni sostiene la necessità di battersi per il rafforzamento dell’Ulivo e rileva che «nei prossimi decenni la storia dell’umanità dovrà passare attraverso un collo di bottiglia difficile e turbolento: la fine dell’era dei combustibili fossili, i cambiamenti climatici, la necessità di cambiare tecnologie e forme di vita». «Sono necessari fin da oggi – conclude – radicali mutamenti di pensiero politico: la forza, la lungimiranza, la capacità attrattiva del nuovo soggetto politico dipenderanno anche dalla presenza della cultura e dell’esperienza ecologista. Altrimenti sarà un soggetto politico che nasce già vecchio e inadeguato».