[21/06/2006] Energia

Italia Nostra denuncia le “eolomafie” e il silenzio di stampa e ambientalisti

ROMA. Due casi nel sud Italia per dimostrare la nascita dell´eolomafia e dell´eolobusiness: secondo Italia Nostra infatti, «è ormai appurato dalla magistratura che Cosa Nostra e ´ndrangheta hanno scoperto l´affare nello sfruttamento delle energie rinnovabili come quella eolica».

L’associazione ambientalista cita quindi due casi che coinvolgono amministrazioni locali e multinazionali straniere dell´ “eolobusiness”. Il comune di Vicari, in provincia di Palermo, «ha il consiglio comunale sciolto per infiltrazioni mafiose, perché, si legge nel decreto di scioglimento del 25 ottobre 2005, l´organo ispettivo ha evidenziato diverse incongruenze nella stipula della convenzione con la società prescelta dall´amministrazione comunale per la realizzazione di un impianto eolico».

Nel comune di Isola Capo Rizzuto
(Crotone) «un industria tedesca – spiega Italia Nostra - aveva chiesto l´autorizzazione a costruire un parco eolico ma, al momento di leggere i documenti, esce fuori che la proprietà dei terreni sui quali avrebbe dovuto essere costruito il "parco", era di proprietà di una sanguinaria cosca del luogo».

Per l’associazione ambientalista «di fronte ad un caso così preoccupante, ci si sarebbe aspettati un risonanza della vicenda capace di aprire un dibattito critico tra amministratori della cosa pubblica, associazioni ambientaliste e forze produttive... invece niente».

Duro il presidente di Italia Nostra, Carlo Ripa di Meana: «la notizia non mi sorprende più di tanto; neanche il silenzio assordante della stampa e delle altre associazioni ambientaliste. Sono anni che il Comitato nazionale del paesaggio prima ed Italia Nostra poi, denunciano i rischi e le anomalie del business eolico in Italia. Sono anni che mettiamo in guardia circa le pesanti anomalie generate dalla Legge Bersani sul mercato delle energie rinnovabili, tutto a favore dell´energia eolica a scapito del solare fotovoltaico, per un Paese, il nostro - conclude Ripa di Meana - che ama fregiarsi dell´epiteto di “paese del sole” . I fatti sono allarmanti se pensiamo poi che la maggior parte delle torri installate in Italia e da installare, sono situate proprio nel Mezzogiorno d´Italia».

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