[26/06/2006] Parchi

Il falco pescatore sorprende tutti e nidifica in Sardegna

CAGLIARI. Per cercare di accoglierlo in Sardegna hanno fatto di tutto: perfino un progetto europeo in collaborazione con Toscana e Corsica creando piattaforme artificali. Ma lui, il falco pescatore, ha sorpreso tutti, tornando a nidificare nell’isola sarda in un luogo naturale, scoperto da poco e tenuto nascosto per motivi di sicurezza. Ciò avviene proprio nella fase in cui tanto in Sardegna quanto in Toscana, nel Parco della Maremma, si lavora alacremente per favorire il ritorno del falco pescatore e consolidarne la presenza.

A trovare il nido, che contiene anche un piccolo, sono stati gli esperti dell’Ente foreste della Sardegna e del Centro conservazione biodiversità dell’Università di Cagliari, che da tempo danno vita a progetti di collaborazione. Si tratta di una notizia di grande interesse negli ambienti naturalistici, perché, come spiegano all’Ente foreste, le ultime riproduzioni di questo rapace in Sardegna risalgono alla seconda metà degli anni ´60. A quell’epoca il falco pescatore nidificava in numerose località della costa:

Poi però è accaduto qualcosa che ha creato problemi di una certa gravità all’animale: un grave fattore di minaccia è stato rappresentato dal ddt, che si accumulava in notevoli quantità nei pesci dei quali si nutre (sono il solo cibo del falco pescatore, da ammirare quando si produce negli spettacolari tuffi con cui cattura le sue prede), impedendo la schiusa delle uova. Altri fattori di minaccia sono l’alterazione degli habitat, il disturbo nei nidi, le bonifiche e l’inquinamento delle acque.

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