[26/06/2006] Rifiuti

Dopo Rosignano anche la Solvay di Bussi elimina il mercurio

ROSIGNANO MARITTIMO (Livorno). Dopo Rosignano la Solvay si avvia ad interrompere le lavorazioni che utilizzano il mercurio anche l’altro impianto di Bussi (Abruzzo). Particolarmente soddisfatta Legambiente, impegnata nella campagna «stop al mercurio» che ha proprio nella Solvay uno dei punti di massima attenzione: «Questa decisione – dicono Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente, e Luzio Nelli, della segreteria di Legambiente Abruzzo – conferma che la Solvay è all´avanguardia nella riconversione delle lavorazioni chimiche più inquinanti e nell’innovazione tecnologico-ambientale. È una prima grande vittoria per la nostra campagna contro il mercurio, e ci impegneremo perché l’esempio della Solvay venga seguito anche dagli altri stabilimenti: la Syndial di Porto Marghera, Priolo e Porto Torres, la Caffaro di Torviscosa e la Tessenderlo di Pieve Vergante».

C’è però il problema di assicurare l’occupazione a tutti i lavoratori Solvay e a quelli dell’indotto: «Per quanto ci riguarda – dice Della Seta – faremo la nostra parte in un dialogo quanto più possibile concreto con i sindacati, gli enti locali e con la stessa azienda. Un’ipotesi potrebbe essere la produzione di materiali e beni innovativi come, a esempio, i biocarburanti e le plastiche biodegradabili».

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