[29/06/2006] Acqua

Depurazione e allacci fognari, l’Elba ha qualche problema.

PORTOFERRAIO (Livorno). E’ una miniera di informazioni l’indagine ambientale svolta da Agenda 21 all´Elba, anche per quanto riguarda acque e fognature, due degli eterni problemi della maggiore isola dell’arcipelago toscano. Presentando i risultati dello studio, Michelangelo Meola, uno dei coordinatori del forum depurazione e rifiuti, ha detto che «l’analisi delle aree coperte da fognature ci ha permesso di capire quanta parte dell’Elba è servita da un sistema di depurazione». «La parte di territorio servita – ha spiegato Meola – è il 9%, ma è evidente che in inverno la popolazione servita dal sistema fognario è l’80%, mentre l’estate è il 65%, quella che usufruisce delle fognature perché abita nei centri abitati o nelle zone limitrofe». Ciò produce un carico organico sul territorio con un’enorme differenza tra estate ed inverno, un «salto» che influisce molto sulla capacità di depurazione degli impianti presenti sull’isola.

«Il 76,5% del carico potenzialmente inquinante – spiega l’esperto di depurazione – si concentra nel periodo estivo e gran parte degli scarichi al suolo sfuggono a qualsiasi controllo o possibilità di censimento». Intanto stentano ad essere allacciate le condotte sottomarine di scarico dei liquami, già pronte nel cantiere di Mola, a Capoliveri, e diverse amministrazioni comunali non hanno avviato il censimento degli scarichi non allacciati che pure era stato sollecitato da Arpat e Legambiente diversi anni fa. «Sarebbe necessario – conclude Meola – un ufficio centralizzato per creare un database sullo stato di allacci e depurazione all’Elba. Potrebbe realizzarlo e farsene capofila la Comunità montana, proprio attraverso le azioni previste con il programma di Agenda 21».

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