[30/06/2006] Rifiuti

Pisa e il porta a porta: gli estremismi portano sempre fuori strada

PISA. A Gello, frazione di Pontedera i comitati chiedono il porta a porta come soluzione vincente per evitare l’incenerimento dei rifiuti, poco più in là nel comune di Pisa i risultati di un referendum popolare indicano il NO al porta a porta come soluzione da scegliere per la gestione della raccolta dei rifiuti domestici, tanto da spingere il sindaco a dire che per rispettare la volontà popolare si dovrà ritornare al sistema del cassonetto stradale.

Volendo semplificare si potrebbe pensare che allora gli abitanti dei quartieri Mezzogiorno e Tramontana di Pisa, dove il No ha raggiunto rispettivamente percentuali pari al 65% e 55%, sarebbero anche disponibili ad ospitare un forno per bruciare rifiuti pur di non doversi accollare l’onere di tenere in agenda oltre al dentista e gli orari della piscina dei figli anche quando mettere fuori il sacco del vetro piuttosto che quello della carta.

Sappiamo bene che non è così, come altrettanto bene sappiamo che la semplificazione quando si tratta di un problema complicato come quello della gestione dei rifiuti non porta da nessuna parte.

Se si legge dentro al risultato di quel referendum per esempio ciò che emerge è che in quel quartiere in cui così alto è stato il numero dei N0, la raccolta porta a porta non è mai stata intrapresa e quindi perché la popolazione dovrebbe essere così ostile rispetto ad una cosa che non ha mai sperimentato?

Perché evidentemente l’informazione sul tema è stata scarsa e carente e il messaggio che probabilmente è arrivato più forte è quello relativo al disagio degli orari da rispettare. Se fosse stata condotta una campagna di comunicazione (che pretende informazione ma anche ascolto delle esigenze), magari non si sarebbero avuti risultati così netti e si avrebbero molti più elementi in mano per agire.

E non con una azione uguale e contraria a cui sembra volersi orientare l’amministrazione pisana per rispondere al voto popolare, ovvero reintrodurre ovunque il cassonetto. Quando invece tra il porta a porta spinto e il totale sistema automatico del cassonetto stradale vi sono innumerevoli situazioni intermedie, o integrate tra di loro, che cercano di tenere unite esigenze dei cittadini e questioni di efficienza aziendale. Come è dimostrato da molte esperienze già in atto anche in Toscana, senza andare a cercare troppo lontano, che hanno dato risultati assai soddisfacenti.

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