[03/07/2006] Urbanistica

La marcia No Tav tra grandi opere e piccole seconde case

PIOMBINO (Livorno). Fervono i preparativi per la marcia del popolo "no Tav" da Riotorto a Follonica. Chiediamo a Mario Gottini, del Socialforum di Piombino, il perché della scelta dell´itinerario toscano.

«Il percorso e l´idea della marcia sono scelte del popolo "no Tav" della Val di Susa - dice Gottini - Loro hanno voluto fare un´iniziativa che riesca a spostare la discussione sull´alta velocità da una questione di ordine pubblico ad una questione di merito. Hanno chiesto l´impegno della società civile per creare un momento di confronto, soprattutto con chi non la pensa come loro, per far conoscere i termini reali della questione».

E il vostro ruolo quale sarà?
«Comitati ed associazioni locali svolgono, ad ogni tappa della carovana, funzioni di supporto logistico, organizzano momenti di partecipazione democratica per discutere di come affrontare questi grandi temi attraverso soluzioni condivise dalle comunità locali e non imposte. Già l´adesione plurale - con comitati, associazioni, partiti - dà l´idea della contaminazione, dello scambio di esperienze e permetterà di discutere di dossier, documenti, analisi su strutture e progetti che la marcia attraversa».

E per Piombino e la costa quali sono?
«Autostrada tirrenica, gassificatori, trasporti, energia. Senza dimenticare che in questo territorio si sta discutendo del piano strutturale che prevede un approccio alle aree industriali sottoutilizzate di supporto alle aree portuali, in alternativa ad aree incontaminate come l´oasi di Orti Bottegone. Quindi ci sarà molto da discutere anche localmente».

Come si svolgerà la marcia?
«Il primo giorno non ci sarà una marcia ma una conferenza stampa pubblica in piazza Cappelletti a Piombino, nella quale presenteremo le ragioni del popolo "no Tav" e discuteremo delle grandi opere. Parteciperanno esponenti "no Tav" che sono già al meeting antirazzista di Cecina. Il giorno dopo la marcia partirà da Riotorto ed arriverà sul lungomare di Follonica».

Non sempre piccolo è bello: attraverserete un tratto di costa che, più che dalle grandi opere, è assalita da una sequela di bungalows per vacanze, trasformata da una cementificazione diffusa. Non le pare una contraddizione?
«Certo, e in questi giorni proprio a Follonica c´è un momento di fibrillazione politica sui temi dell´urbanistica e dell´uso del territorio.
Bisogna vedere come questi temi verranno posti durante l´iniziativa, vista l´etereogenità degli aderenti che vanno dall´Arci a Legambiente, dai comitati ai partiti. Credo che saranno soprattutto i comitati locali che si occupano delle questioni urbanistiche a sollevare ed a ragionare di questi problemi con il popolo "no Tav", con gli aderenti alla marcia e con la popolazione».

(Alcune della nuove costruzioni a Mortelliccio)

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