[04/07/2006] Urbanistica

Gli abusi dei Vip sul prossimo numero de La Nuova ecologia

ROMA. Gli abusivip hanno nome e cognome, messi nero su bianco da La Nuova Ecologia, il mensile di Legambiente, che è andato a caccia degli scempi illustri e, macchina fotografica al seguito, ha immortalato uno per uno gli abusi Vip. Un’inchiesta che ben rende usi e costumi dell’Italia delle sanatorie, del «è colpa del mio architetto», delle società di turno che col trucchetto delle scatole cinesi proteggono le Very important people. Così tanti personaggi pubblici, invece di dare il buon esempio, indossano a perfezione un malcostume tutto italiano.

I nomi sono notissimi Claudio Baglioni, Franco Zeffirelli, Carla Fendi, Marco Tronchetti Provera, Domenico Dolce, Enrico La Loggia, Vincenzo Visco, Domenico Nania e Silvio Berlusconi. A loro si aggiunge anche il noto locale di Forte dei Marmi di Briatore & Co., il Twiga, uncio caso toscano segnato dalla Nuova Ecologia.

Come presidente e amministratore del Twiga, locale di Marina di Pietrasanta, Paolo Brosio e Davide Lippi sono stati rinviati a giudizio per abusivismo. Il consulente Gea deve rispondere di violazione delle norme edilizie, mentre al giornalista è stato contestato anche il reato di falso per aver dichiarato che i lavori erano stati effettuati prima del condono.

Molto scampore hanno fatto i sigilli apposti alla villa di Lampedusa, che stava per essere ultimata. Abusiva, dicono i cartelli. La villa non è mia, la risposta di Claudio Baglioni. Eppure per la Guardia di Finanza la società “Calacreta Ponte Croce sull’Arno”, è riconducibile al grande cantante.

Stesso destino per i 1.400 metri quadrati su suolo demaniale (dunque pubblico), tra eleganti terrazze e tortuose scalinate, in quel di Positano. La dimora mozzafiato a strapiombo sul mare è frequentata da Franco Zeffirelli. Non è chiaro infatti a chi appartiene la villa: il regista si definisce affittuario e la proprietà rimanda alla società Ipa e al gioco delle scatole cinesi.

Se poi non si possono dimenticare i misteri che hanno avvolto Berluscolandia, a porto Rotondo (nella foto una delle rare immagini di Villa Certosa), pochi conoscono le vicende giudiziarie di altri illustri frequentatori del Parlamento italiano. Un vecchio rudere a Barcellona Pozzo di Gotto, trasformato in villa con piscina, mancava della concessione edilizia. Condannato Domenico Nania: 90 giorni e 15.000 euro di ammenda per abusivismo edilizio.

La punta di un iceberg, certo. Il Rapporto Ecomafia 2006 di Legambiente ci ricorda che nel triennio 2003-2005 sono stati 2.973 gli abusi edilizi realizzati nelle aree protette. Impressionante il valore degli immobili sequestrati: 155 milioni di euro, secondo le stime fornite da Carabinieri e Guardia di finanza.

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