[05/07/2006] Acqua

Asa, prorogata al 31 agosto la scadenza per le autodichiarazioni

LIVORNO. Continua il lavorto di Asa per accertare quali sono i nuclei residenti o meno allo scopo di assicurare una corretta applicazione della quota fissa del servizio idrico, differenziata fra residenti e non residenti: AATO ha, infatti, previsto una maggiorazione della quota fissa nel caso in cui l’utenza non corrisponda ad un nucleo residente.

In considerazione della crescita rilevante del numero di clienti che si recano agli sportelli commerciali presenti sul territorio, proprio per richiedere informazioni utili per la compilazione della auto-dichiarazione ricevuta a domicilio, ASA ha deciso di attuare una serie di misure straordinarie per fare fronte nel modo adeguato alle numerose richieste ricevute.

Eccole nel dettaglio:
- proroga dal 20 luglio al 31 agosto 2006 della scadenza per l’invio dei moduli a mezzo dell’apposita busta pre-¬affrancata;
- proroga alle ore 13, dal lunedì al giovedì, dell’orario di apertura degli uffici commerciali attivi sul territorio dell’Ato 5 dal 10 fino al 31 luglio 2006;
- istituzione del numero verde dedicato al tema delle quote fisse acqua 848 800 989 attivo dalle ore 9 alle ore 17 a partire da lunedì 10 luglio 2006.

L’Asa ribadisce poi che l’applicazione della quota fissa maggiorata per non residenti (30 euro circa in più all’anno) non riguarda in alcun modo chi è residente, che non deve dunque temere “stangate” di nessun tipo.
La scelta dell’Autorità di Ambito di prevedere quote fisse maggiorate per gli utenti non residenti ha consentito una “equa redistribuzione dei costi” in quanto ha concretamente influenzato i livelli tariffari degli utenti residenti che hanno potuto vedersi applicare tariffe più adeguate ai loro usi.

L’Asa approfitta poi della circostanza per fare chiarezza sui problemi segnalati dai gestori del Paradisino di San Vincenzo: «Non si tratta affatto di una errata emissione di fatture – spiega Asa - bensì di una normale bolletta di acconto trimestrale calcolata come avviene per tutti sul 25% dei consumi annui. La differenza rispetto ad un’utenza comune è che nel caso specifico il consumo è pari a 5793 mc/anno (180 mc/anno è quello di una famiglia di tre persone) e dunque anche le bollette di acconto sono in proporzione di molto superiori. La mancata comunicazione della lettura da parte del cliente ha impedito l’emissione di una fattura di conguaglio sul consumo reale». La pratica è stata comunque risolta direttamente allo sportello dagli operatori ai quali il cliente si è rivolto, con lo storno della bolletta, l’inserimento della lettura del contatore fornita dallo stesso cliente e la prossima emissione di una bolletta di conguaglio.

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