[06/07/2006] Trasporti

Firenze e mobilità, l´area metropolitana si sta mangiando la city

FIRENZE. L´esplosione delle realtà metropolitane è sotto gli occhi di tutti: Firenze in una decina d´anni ha perso 100mila abitanti, passando da 480 a 370 mila, che si sono trasferiti nei comuni della cintura. Questo stesso effetto oggi è vissuto dagli stessi comuni con conseguente allargamento della città metropolitana. Il che significa anche escalation della mobilità, con tutte le ovvie conseguenze che comporta, se non pianificata opportunamente.

Partendo da questi presupposti sono state individuate diverse strade e possibili soluzioni da parte dei tavoli di lavoro del Piano strategico Firenze 2010, presentate alla conferenza “Riflessioni su mobilità metropolitana e piano strutturale fiorentino”.

Quindi l´integrazione e il raccordo delle politiche della mobilità con quelle urbanistiche, come priorità, unita a una particolare attenzione al coordinamento dei piani del commercio e del turismo nei comuni dell’area metropolitana, queste le principali indicazioni emerse.

Le politiche principali, definite “azioni bandiera”, sono: la conferma della Rete dei parchi metropolitani con l’obiettivo fondamentale di riportare il fiume al centro della città attraverso il parco fluviale; dare il via al Parco della Piana per cui è già stato firmato un protocollo d’intesa fra Regione, Provincia di Firenze e comuni di Firenze, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, che porterà alla redazione del progetto nel 2007 in base alle procedure indicate dalla nuova legge regionale; per i parchi collinari sono state approvate le ANPIL del Mensola e del Terzolle.

Altro punto importante contenuto nel Piano strutturale è quello della localizzazione delle funzioni nelle aree dismesse che devono avere massima utilizzazione per limitare l’espansione fisica della città. Le funzioni pubbliche e private terranno conto della ristrutturazione della mobilità: ad esempio è previsto che le principali strutture pubbliche siano localizzate ad una distanza non superiore a trecento metri dalle fermate della tramvia e della metropolitana ferroviaria.

Rispetto alle aree e alla rilocalizzazione delle funzioni è centrale la discussione sulla Manifattura Tabacchi dove verranno collocati parte degli uffici dell’amministrazione e servizi di interesse generale, e la riapertura dei tavoli sui poli metropolitani in base all’analisi dei flussi di popolazione: contatti con Prato per nuove aree industriali, con Scandicci per il polo della moda e per il trasferimento del Liceo artistico, e con Baqno a Ripoli per l’estensione del sistema tranviario.

Per quanto attiene appunto le tematiche della mobilità, oltre all’istituzione dell’Agenzia Metropolitana si conferma la localizzazione del Transit Point per le merci presso l’Interporto di Prato che dovrebbe servire l’intera area metropolitana e l’attivazione di un tavolo di lavoro tra amministrazione e categorie per un approfondimento sul tema del mobility manager.

(nella foto un´incredibile immagine di via Martelli deserta)

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