[06/07/2006] Energia

Respinti quattro documenti che chiedevano il referendum sull´off shore

LIVORNO. Torna a tenere banco la realizzazione della piattaforma off shore nel consiglio comunale di Livorno, che alla fine arriva a votare ben quattro documenti, respingendoli tutti, che avevano come elemento unificante l’indizione di referendum consultivo sul progetto.
Sono stati i vari gruppi di opposizione a presentare i documenti, ricevendo per tutta risposta un secco «no» da parte della maggioranza di centrosinistra che si è mostrata compatta nel sostenere che un tema del genere, il cui respiro supera ampiamente i confini cittadini, non può essere oggetto di una consultazione che, a norma di Statuto comunale, può essere ammessa solo su questioni di carattere locale.

La prima mozione è stata presentata da An, ed è da qui che ha preso le mosse un lunghissimo dibattito, che ha di fatto esaurito la seduta del consiglio. Ha ricevuto i voti di tutta la Cdl ed i voti contrari del resto del consiglio. Un ordine del giorno firmato da tutti i consiglieri di centrodestra, invece, ha ottenuto l’astensione di Rifondazione comunista e dei Verdi, mentre al «no» di Ds, Margherita e Pdci si è aggiunto quello del rappresentante della lista civica «Città diversa».

Anche Rifondazione ha presentato un ordine del giorno, votato dall’opposizione di sinistra e respinto da tutti gli altri. Maggior fortuna ha invece ottenuto il documento proposto dal Verde Gabriele Volpi, che ha fatto segnare la convergenza di Rifondazione, Città diversa, Forza Italia, An, Amare Livorno e Udc, tranne l’astensione di una consigliera forzista. I 16 «no» della maggioranza sono stati sufficienti a superare gli 11 voti favorevoli.

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