[11/07/2006] Rifiuti

Carta e cartone, Firenze si scopre la più virtuosa nel riciclo

Raccolta di carta e cartone: Firenze record. In Italia già raggiunti gli obiettivi Ue del 2008. Gli italiani producono meno rifiuti di spagnoli, francesi, tedeschi e inglesi
ROMA. Sono 2,26 milioni le tonnellate di imballaggi cellulosici avviati al riciclo nel 2005 in Italia. E´ la cifra record che emerge dall’undicesimo rapporto sulla raccolta, riciclo e recupero di carta e cartone del Consorzio nazionale per il recupero e riciclo degli Imballaggi a base cellulosica (Comieco).

Lo scorso anno ogni italiano ha raccolto 39,8 Kg di carta e cartoncino con un più 7,2% rispetto al 2004. L’Unione europea aveva fissato di raggiungere queste quantità pro capite per il 2008. Ma il rapporto riserva anche un’altra sorpresa: l’Italia, con 531,62 Kg di rifiuti urbani prodotti procapite, è più virtuosa della Francia (546,94 Kg a persona), mentre ogni inglese e tedesco producono 601,48 Kg di rifiuti ogni anno. La Spagna è addirittura in testa alla classifica di chi produce più rifiuti con
602,54 Kg a testa.

«In termini generali – spiegano al Comieco - se si considerano gli ultimi otto anni, in Italia, la raccolta è aumentata addirittura del 126%, di fatto, nel 1998 il recupero degli imballaggi di carta raggiungeva poco più di un milione di tonnellate. Questo ha portato benefici sia di ordine economico che ambientale, infatti, lo smaltimento di carta e cartone dal
1998 al 2005 equivale alla portata di 100 discariche che, grazie al riciclo, si sono potute evitare generando un trasferimento di risorse ai Comuni pari a 344 milioni di euro».

Riciclare conviene: «i Comuni convenzionati, che nel 2005 sono arrivati a poco meno di 6mila, hanno ricevuto 74,5 milioni di euro dal sistema Comieco (il 14% in più rispetto all’anno precedente)».

A crescere di più è il sud sud con un +15,2%, il centro aumenta del 7,4%, il nord del 5,6%. Tra le metropoli è Firenze la punta di diamante per la raccolta di carta e cartoncino per abitante con 84,2 Kg a persona, è seguita da Milano con 75,2 Kg per abitante e Torino 61,1 Kg. Fanalino di coda è Napoli con solo 17,4 Kg, ma con un aumento del 18,7%.

«La nostra sfida rimane il Mezzogiorno - commenta Claudio Romiti, presidente di Comieco - alcune delle sue regioni hanno già registrato livelli di raccolta pro capite vicini a quelli del nord. Per esempio, la Puglia, fiore all’occhiello di questo cambiamento, grazie a una virtuosa alleanza tra enti locali, aziende e cittadini ha registrato un incremento nella raccolta di carta e cartone del 14% e Bari si distingue come la città del Sud con il più alto livello di raccolta pro capite. Ciascun barese, infatti, ricicla ogni anno 51,4 Kg di materiali cellulosici, il dato è in media con molte città del Settentrione, a Verona, per citarne una, ogni cittadino raccoglie 53,3 Kg di carta e cartone l’anno».

«Ora il nostro obiettivo prioritario è motivare le regioni che sono rimaste più indietro perché, l’aumento della raccolta differenziata è un decisivo passo avanti per risolvere la perenne emergenza rifiuti nel Sud».

L’Italia è quindi passata da importatore di macero ad esportatore: l’aumento della raccolta di carta e cartoncino è cresciuta più del consumo interno, con una raccolta e recupero di materiali cellulosici tra i migliori d’Europa. Ne beneficia anche l’economia: «negli ultimi sei anni con la raccolta differenziata di carta e cartone – spiega una nota Comieco - i cittadini hanno risparmiato oltre 600 milioni di Euro e le aziende italiane hanno sostenuto meno oneri amministrativi e gestionali rispetto alle altre imprese europee».

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