[12/07/2006] Rifiuti

Maserada sul Piave (Tv) è la città italiana che ricicla di più

ROMA. I premi ai “comuni ricicloni 2006” sono stati consegnati stamattina a Roma in occasione del convegno "La revisione del nuovo Codice dell´Ambiente per lo sviluppo delle raccolte differenziate", a cui hanno partecipato anche il ministro dell´ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, il presidente della commissione ambiente della camera dei deputati Ermete Realacci.

In testa alla classifica il Veneto: il vincitore assoluto è Maserada sul Piave (indice di gestione 80,69%), 7.500 abitanti, che sorpassa Roncade, altro comune trevigiano, vincitore nel 2005. L’edizione numero 12 di “comuni ricicloni” ha visto la partecipazione di più di 2.000 comuni, 855 si sono guadagnati il titolo di riciclone (+11,5%).
Al centro, nei comuni sopra i 10.000mila abitanti spopolano le città toscane, anche se rimangono ferme ai dati del 2005: prima è San Casciano Val di Pesa (Fi), seguita da San Miniato (Pi), terza Capannori (Lu) e poi Montemurlo (Po) occupano i primi quattro posti, quinta l’umbra Gubbio (Pg).

Al nord è la provincia di Treviso che fa la parte del leone occupando i primi 5 posti in classifica tra i comuni oltre i 10.000 abitanti del Nord: Preganziol, San Biagio di Callalta, Spresiano, Ponzano Veneto e Casale sul Sile. Al sesto Alzano Lombardo (BG), seguito da altri quattro comuni veneti.

Al sud svetta la Sardegna anche se a vincere è la campana Bellizzi (Sa), seguita da Ozieri (Ss), da Mercato San Severino (Sa), Terralba (Or) e Macomer (Nu).

Per i piccoli comuni sotto i 10.000 abitanti, al centro la prima è Sermoneta, in provincia di Latina, seguita da Lenola (Lt), Monteroni d´Arbia
(Si) si piazza sul podio, quarta Fara San Martino (Ch) e quinta Calci (Pi).
Al nord ancora in testa il Veneto con Maserada Sul Piave (vincitore assoluto dei comuni ricicloni 2006), poi Sernaglia della Battaglia (Tv), Ceggia (Ve), Quinto di Treviso (Tv) e Santa Lucia di Piave (Tv) nei primi cinque posti.
Al sud vince Rofrano (Sa), seconda Pimental (Ca), e poi : Caianello (Ce), Padula (Sa) e Donori (Ca).

Male le grandi città: l’unica riciclona è Torino con il 35, 7% di raccolta differenziata. Firenze e Milano sfiorano il 30%, Roma, Palermo e Napoli sono lontanissime.

«Fotografiamo ancora una volta un Paese non sincronizzato - dice Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente - con un nord che migliora risultati spesso già eccellenti e un sud che, salvo alcuni sporadici casi, fatica a ingranare la marcia giusta presentando un quadro d´insieme desolante. L´ennesima emergenza campana di queste ultime settimane è il sintomo dell´assenza di una seria politica di gestione che stenta a liberarsi dal giogo degli interessi della criminalità organizzata legati al traffico e allo smaltimento dei rifiuti, nonostante l´apprezzabile sforzo della protezione civile».

«Il paradosso - continua Ferrante - è che questo avviene proprio nella regione in cui Bellizzi e altri comuni del Salernitano dimostrano che con una buona raccolta differenziata non esistono le montagne di immondizia lungo le strade. La Campania vive da anni un´emergenza diossina, sconta vent´anni di assenza di pianificazione e non ha alcun termovalorizzatore.
Siamo noti per la nostra contrarietà agli inceneritori come soluzione al problema rifiuti, ma non crediamo che in una situazione del genere vadano demonizzati. Certo è che nessuno propone di realizzare impianti di compostaggio che risolverebbero l´emergenza una volta per tutte».

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