[13/07/2006] Comunicati

Piano regionale di sviluppo, ecco le priorità della Provincia di Livorno

LIVORNO. Maggioranza da una parte e opposizione dall´altra: il Piano regionale di sviluppo non consente alcun riavvicinamento alla Provincia di Livorno, neppure ai vari settori della sinistra che rimangono ben separati.

Il documento di indirizzo votato dal Consiglio provinciale ha trovato la compagine che sostiene il presidente Kutufà compatta nell´individuare alcuni punti fondamentali «a servizio delle intuizioni di fondo contenute nel Prs», ovvero l´industria manifatturiera, l´energia, la sostenibilità ambientale e le bonifiche. Tutti aspetti che toccano da vicino le tematiche ambientali, con una annotazione che non è possibile non effettuare: la sostenibilità è considerata, ancora una volta, uno dei punti da approfondire e non un criterio generale di governo dei processi.

Si comincia, dunque, con l´industria, settore nel quale viene citata la grande opportunità della nautica e viene ribadita la necessità di andare a completare le infrastrutture del corridoio tirrenico, con la Variante Aurelia e la Ss 398 fino al porto di Piombino.

Per quanto riguarda l´energia, viene sostenuto l´obiettivo dell´ecoefficienza e dell´impiego sempre maggiore di fonti rinnovabili, ma anche della diversificazione delle fonti di approvvigionamento, e quindi l´uso del metano.

Rifiuti e acqua sono invece le voci che compongono il capitolo della sostenibilità ambientale: da una parte riduzione accompagnata alla raccolta differenziata ma anche ad una «politica di ecoefficiente distruzione dei rifiuti», dall´altra gestione sostenibile della risorsa idrica per garantire adeguata qualità della vita a chi abita nel territorio.

Infine, il capitolo delle bonifiche, con particolare riferimento ai siti di interesse nazionale di Livorno e Piombino, che debbono essere viste come «opportunità di riqualificazione ambientale ma anche come occsione di sviluppo della qualità tecnologica e professionale».

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