[14/07/2006] Parchi

Pesca illegale, nel Parco della Maremma un osservatorio permanente

GROSSETO. Nel corso del convegno sulla pesca illegale, che ha visto la partecipazione dell’ ammiraglio Luciano Dassatti, comandante generale delle Capitanerie di porto, di rappresentanti delle associazioni nazionali della pesca, dell’Icram di parlamentari e dei ministeri dell’Ambiente e delle Politiche agricole e di Commissione europea e Consiglio generale pesca della Fao, il Parco regionale della Maremma, il comando generale delle Capitanerie di porto, il Wwf e Agci Agrital hanno firmato un protocollo d’intesa per realizzare il primo presidio di sorveglianza contro la pesca a strascico sotto costa.

L’intesa nasce dalla presa d’atto che la costa maremmana è spesso soggetta alla pesca a strascico illegale, e gli interventi delle Capitanerie di porto, nonostante centinaia siano stati i fermi e i controlli dall’autunno dello scorso anno, sono stati finora insufficienti per evitare le conseguenze drammatiche sulla sua flora e sulla sua fauna marine e a niente sono serviti gli appelli di parco, piccoli pescatori e ambientalisti, del Parco.

«In una situazione di così palese emergenza – ha detto Michele Candotti, segretario generale del Wwf Italia - e con meno dello 0,5% dei mari protetto a livello mondiale noi abbiamo deciso di proteggere un pezzo di mare. Insieme all’Agci Agrital, al Parco Regionale della Maremma e al Comando Generale delle Capitanerie di Porto daremo vita al primo presidio di sorveglianza permanente contro la pesca a strascico sotto costa, con l’ausilio di radar e sentinelle volontarie che si alterneranno, durante le notti di servizio, nelle attività di controllo e monitoraggio. Ci auguriamo che “le sentinelle della notte” si moltiplichino e che iniziative come questa del Parco della Maremma nascano ovunque. Noi continueremo a lavorare in questa direzione».

il Parco della Maremma metterà a disposizione dell’osservatorio il “Casello idraulico di Bocca d’Ombrone”, dotato di torretta d’avvistamento per Agci Agrital e Wwf azioni che rileveranno e segnaleranno episodi illegali di pesca a strascico entro le 3 miglia nella zona marina antistante il parco regionale della Maremma. Le cooperative di pescatori dell’’Agci Agrital installeranno una struttura radar interfacciata con un Gps e collegata ad un sistema informatico per dati e rilievi alle Capitanerie di Porto.

«È necessario difendere le migliaia di pescatori che si “ostinano” ad agire secondo le regole - ha spiegato Giampaolo Buonfiglio Presidente di Agci Agrital - Bisogna responsabilizzare i pescatori, coinvolgendoli in attività di sorveglianza, promuovere una revisione della normativa sul sistema sanzionatorio, incoraggiare gli Enti locali verso iniziative, come la posa in opera di dissuasori in mare. Allearsi con associazioni ambientaliste come il Wwf e trovare insieme strategie di contrasto efficaci e durature».

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