[18/07/2006] Comunicati

A Livorno salta la discussione sul Prs, spunta un documento della maggioranza

LIVORNO. 9 presenti su 41 alle 9,40: il consiglio comunale di Livorno viene mandato a casa dal suo presidente Enrico Bianchi (nella foto) dopo l´appello. Salta, così, la discussione della città di Livorno sul Piano regionale di sviluppo. In compenso, i capigruppo di maggioranza (Ds, Margherita, Pdci, Italia dei valori) hanno presentato un documento uguale, in tutto e per tutto, a quello approvato la scorsa settimana dal Consiglio provinciale.

Qualche variazione qua e là: espunta la sottolineatura sulle bonifiche, aggiunto invece alla voce infrastrutture il collegamento a pettine con il nodo ferroviario di Firenze ed il «superamento del collo di imbuto rappresentato dalla stazione merci di Calambrone».

Ancora una volta, così come per la Provincia, la «sostenibilità ambientale» non è un criterio guida generale per le politiche del territorio, ma uno degli «approfondimenti specifici a servizio delle intuizioni di fondo contenute nel Prs». Per i capigruppo di maggioranza sostenibilità ambientale significa cioè buona gestione dei rifiuti prevedendone anche «una politica di ecoefficiente distruzione» e perseguire «l´obiettivo di produrre impiegando meglio minori risorse materiali».

Rispetto al documento licenziato da Palazzo Granducale, si segnala anche l´inserimento di due paragrafi. In uno dei due «emerge l´esigenza di una discontinuità e di una svolta di cultura di governo» al fine di «coniugare un nuovo dinamismo economico e sociale con un´elevata qualità della crescita». Nell´altro si ribadisce «la necessità che il nuovo modo di fare sistema che il Prs indica coinvolga il sistema del credito».

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