[18/07/2006] Energia

Artusa: invitiamo tutti a S.Rossore le posizioni diverse avranno più audience

SAN ROSSORE (Pisa). L’assessore regionale all’ambiente Marino Artusa (nella foto) farà da padrone di casa a San Rossore, in occasione del meeting che ogni anno dal 2001 viene svolto all’interno della ex tenuta presidenziale alle porte di Pisa. Ma quest’anno il meeting, incentrato sui temi dell’energia, vedrà un’ombra profilarsi dietro a sé, quella del contromeeting organizzato dai comitati ambientalisti.

«Mi faccia fare prima di tutto un invito – esordisce Artusa – Vorrei invitare tutti a venire a San Rossore, che è il festival della partecipazione, dove tutti hanno diritto di parola e di confrontarsi. Sinceramente non capisco il motivo di un contromeeting. Questo infatti è prima di tutto uno strumento per parlare in modo libero e democratico e chi ha da dire qualcosa, se lo dice a San Rossore avrà sicuramente più audience. Quindi lo ripeto, invito tutti a venire, nessuno deve avere la presunzione di avere sempre e solo ragione. Pensi che stamani a San Rossore ha manifestato addirittura un manipolo di amanti del petrolio, travestiti da pulcini. Qui tutti hanno diritto di parola».

Assessore, perché, l’energia al centro del meeting di quest’anno?
«Perché l’energia è il cuore delle criticità del presente e del futuro del nostro pianeta. Attualmente dipendiamo troppo dalle fonti fossili, che sono in via di esaurimento e per questo occorrono soluzioni alternative. La criticità delle fonti fossili assume un contorno ancor più drammatico in quanto associate a una politica che produce guerra. E come se non bastasse c’è il problema dell’inquinamento atmosferico e delle ripercussioni a volte disastrose che hanno i gas climalteranti».

Qual è la posizione della Regione Toscana in tal senso?
«Come Regione abbiamo sviluppato un’ipotesi per inserire all’interno del piano energetico regionale un obiettivo di almeno il 50% di energia elettrica da fonti rinnovabili, che ritengo sia anche un contributo alla pace del mondo».

In questo 50% è compresa anche la geotermia? Nei giorni scorsi si è parlato appunto di un distretto delle fonti rinnovabili nel cuore della Toscana…
«Certo, la geotermia è considerata una fonte rinnovabile a livello internazionale, perché prodotta dalla terra. Certo ha bisogno di essere coltivata in modo attento per superare alcune criticità emerse in passato, ma si tratta senz’altro di un tipo di fonte da preservare. Il percorso che stiamo facendo va nell’ottica dell’innovazione dei processi, ma anche di una liberalizzazione del settore, per dare un maggiore contributo all’economia locale».

In conclusione, quali risultati concreti si aspetta da questo meeting?
«Sicuramente mi auguro che il meeting, come negli anni scorsi, rappresenti un grandissimo momento di confronto e di discussione aperto a una platea il più vasta possibile, dove ogni idea abbia diritto di cittadinanza, perché il nostro futuro non venga deciso soltanto al chiuso delle stanze dei potenti».

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