[20/07/2006] Urbanistica

«Quel multisala esempio di urbanizzazione non sostenibile»

PRATO. Partecipato incontro pubblico ai giardini del Centro Sociale Michele Ventrone di Reggiana per protestare contro la costruzione di una multisala in località Capezzana, nella piana tra Prato e Pistoia.

La manifestazione promossa da Arci, Italia Nostra, Legambiente, Wwf, Rifondazione Comunista, Verdi è stata indetta per segnalare la messa in pericolo dell’equilibrio tra le diverse tipologie di esercizio cinematografico che invece va valorizzato in funzione della qualità sociale e culturale della città.
Secondo gli organizzatori la costruzione del multiplex cinematografico nella piana che guarda Pistoia è anche l’ennesima prova della corsa alla cementificazione dell’area.

«La costruzione della multisala di Capezzana rappresenta una nuova variante al Piano Regolatore di Bernardo Secchi che ormai non esiste più - dichiara Franco Di Martino Presidente del Circolo Legambiente di Prato - a forza di varianti il piano è stato stravolto forse sarebbe il caso di rifarlo. La multisala di Capezzana, a cui verranno affiancati centri commerciali - continua Di Martino - e il Piano di Recupero del complesso del cementificio Marchino sono esempi di un’urbanizzazione ed un’impermeabilizzazione non sostenibile per il territorio della piana».

«Per il cementificio - conclude - il piano regolatore prevedeva un recupero ad area culturale in cui era necessario fare investimenti per la riqualificazione. Invece l’opera di archeologia industriale andrà distrutta e, secondo le varianti urbanistiche, gli investimenti privati andranno ad urbanizzare selvaggiamente l’area compromettendo gli equilibri ambientali».

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