[21/07/2006] Consumo

Direttiva Reach, Sacconi risponde agli industriali pratesi

LIVORNO. «Il compromesso che verrà raggiunto in autunno risponderà a tutte le esigenze che vengono sollevate».

L’europarlamentare Ds Guido Sacconi risponde così agli imprenditori pratesi che contestano il Reach, la direttiva dell’Ue di cui lui è relatore, ideata per contribuire in maniera determinante a proteggere dai possibili effetti delle sostanze chimiche, e che potrebbe concludere il suo iter legislativo a novembre.

Adriano Bellu, vicepresidente dell’Unione industriale pratesi, sostiene che l’obiettivo di avere prodotti di sintesi impiegati e procedure adottate rispettose dell’ambiente e della salute pubblica, sia già sufficientemente garantito dalla normative in vigore. E che quindi, in buona sostanza, il Reach porterà solo burocrazia in più.

Visione completamente diversa da quella di Sacconi, che invece ricorda come il Reach «Accorpa 40 direttive europee, queste sì rivelatesi insufficienti».

Gli industriali pratesi ritengono inoltre che mentre in Europa con questo regolamento aumenteranno i costi e le scartoffie, nei negozi si venderanno sempre più abiti da paesi fuori dall’Unione europea.

Per Saccani, invece, accadrà il contrario perché i prodotti che non passeranno il Reach non verranno venduti in Europa.

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