[21/07/2006] Energia

Chiude il meeting dell´energia, ecco le promesse della Regione

FIRENZE. Con la conclusione del meeting di San Rossore, la giunta regionale presidente da Claudio Martini presenta i ´bbuoni propositi´ per il futuro per quanto riguarda l´energia.
«Per ridurre il deficit energetico - si legge nella nota della Regione - per ridurre i costi dell´energia prodotta e consumata, a vantaggio delle tasche delle famiglie e delle imprese, per sviluppare le fonti rinnovabili e rispettare gli impegni del protocollo di Kyoto, sono previsti in Toscana da qui al 2010 investimenti per 14 milioni di euro l´anno». In quattro anni fanno 56 milioni di euro.

Case colabrodo e sprechi da ridurre. Per rendere le case efficienti da un punto di vista energetico serve poco, ha spiegato ieri il geologo Leggett: un po´ di attenzione e sensibilità quando la si progetta, ma pochi soldi. Molti edifici assomigliano invece ad un secchio bucato con cui cerchiamo di raccogliere acqua, è stata la metafora di Pallante.

«L´energia non si può sprecare. Il nostro primo impegno deve essere dunque la riduzione degli sprechi e dei consumi, che non vuol dire arrestare lo sviluppo, senza fare della crescita zero una bandiera. Un aiuto può arrivare dalla bioarchitettuta e dall´edilizia sostenibile - sottolinea Martini - da sostenere con incentivi che possono essere economici oppure volumetrici».

«L´anno scorso - spiega - abbiamo approvato le linee guida per l´edilizia sostenibile. Ad oggi però solo trenta comuni in tutta la Toscana hanno adeguato i loro strumenti normativi e previsto incentivi. Per questo abbiamo predisposto una normativa-tipo, disponibile da settembre e che faciliterà le amministrazioni comunali nel proprio lavoro».

Nuove infrastrutture. L´Italia ha un deficit energetico dell´84%, che in Toscana sale all´88 per cento. Per la sola energia elettrica il deficit nazionale fra fabbisogno e consumo scende al 15% e diventa il 15,4% in Toscana. La domanda cresce però ogni anno del 2,4% ed è già aumentata del 37% fra il 1990 ed il 2003.
«Puntiamo a realizzare nuove centrali elettriche da fonti rinnovabili e nuovi centrali alimentate a metano - sottolinea il presidente della Toscana - Alcuni interventi sono già in corso: la centrale di Cavriglia da riconvertire a metano o la nuova centrale di Rosignano Marittimo. La piattaforma off-shore al largo di Pisa e Livorno, i cui lavori inizieranno il prossimo anno e sarà pronta entro il 2008, o il gasdotto algerino dalla Sardegna a Piombino, pronto entro il 2010, miglioreranno invece l´approvvigionamento di gas naturale che permetterebbe la riconversione della centrale di Livorno da olio combustibile a metano».

Geotermia e fonti rinnovabili. Martini annuncia per i primi mesi del prossimo anno anche una legge sulla geotermia, per regolamentare modalità e rinnovo delle concessioni. La geotermia contribuisce per il 28% alla produzione di energia elettrica toscana, il 33% con le altre fonti rinnovabili: l´obiettivo è arrivare entro il 2012 al 50 per cento. L´altra grande sfida è l´idrogeno: 11 milioni di euro per promuovere produzione, stoccaggio e distribuzione attraverso le fonti rinnovabili, con il progetto H2 Filiera presentato lo scorso febbraio.

L´idrogeno, miscelato al metano e prodotto con il fotovoltaico, diventerà anche il carburante per piccoli autobus del Copit di Pistoia. La sperimentazione è già stata avviata dall´Ataf di Firenze, assicurando un taglio alle emissioni di anidride carbonica di almeno il 70 per cento. Il biodiesel prodotto con il girasole, diffusissimo in America Latina, sarà invece utilizzato sui pullman della provincia di Siena.

E poi c´è il solare, l´eolico, l´idrolettrico e le biomasse, il 5% oggi di tutta la produzione di energia elettrica. Dal prossimo ottobre su ogni edificio nuovo o ristrutturato della Toscana sarà obbligatorio installare pannelli solari termici che garantiscano almeno il 50% del fabbisogno annuo di acqua calda. E fino a 20 mq di pannelli non c´è bisogno di autorizzazione comunale. Proseguiranno anche i contributi fino al 20%, per gli edifici esistenti.

Sull´eolico l´impegno è quello di passare dal solo impianto di Montemignano da 1,8 Mw ad una rete per fornire 300 MW entro il 2010. Due impianti saranno costruiti a Monterotondo e Montecatini Val di Cecina (15 milioni di euro), altri tre sono previsti a Scansano (pronto alla fine del 2006), Chianni e Pontedera (attesi per la fine del 2007), oltre a Cortona e Firenzuola.

Sull´idroelettrico - 86 impianti in funzione, 3,5 MW ed il 7% della capacità regionale, tre volte meno di quella nazionale - l´obiettivo è produrre nuovi 80 MW entro il 2010, con il 25% del cofinanziamento regionale. Altri 4 milioni saranno investiti sulle biomasse: fra gli interventi previsti la riconversione dello zuccherificio Sadam di Castiglion Fiorentino in una centrale per produrre 45-50 MW.

Il protocollo di Kyoto. Questione energetica ed emissioni di gas nell´atmosfera sono due temi strettamente legati. Secondo il protocollo di Kyoto l´Italia deve tagliare 600 milioni di tonnellate di CO2 in cinque anni: la Toscana deve contribuire con 5,5 milioni entro il 2012. «Gli interventi che abbiamo previsto - sottolinea il presidente Martini - ci consentiranno di risparmiare 5,9 milioni di tonnellate l´anno, superando dunque l´obiettivo di Kyoto».
Due milioni di tonnellate di CO2 saranno tagliate grazie alla riconversione della centrale termoelettrica di Cavriglia, 600 mila dallo sviluppo della geotermia e delle rinnovabili. Rinnovando le caldaie nelle case e negli uffici si potrà tagliare un altro milione e 200 mila tonnellate l´anno ed un milione e 300 mila tonnellate saranno risparmiate riducendo la quantità di rifiuti in discarica. Dalla razionalizzazione degli usi energetici nell´industria arriverà un altro contributo di 800 mila tonnellate.

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