[25/07/2006] Acqua

I Verdi: «Ecco la nostra proposta per risolvere la crisi idrica della Val di Cecina»

FIRENZE. «La crisi idrica della Val di Cecina è l´emergenza ambientale più grave del nostro territorio e nel periodo estivo ci mostra la sua faccia più brutta». Lo dicono i due presidenti dei Verdi toscani, Irio Verani e Maria Rita Signorini, che si riferiscono alla presenza di sostanze inquinanti nei pozzi che si trovano sul territorio cecinese. «Le alte percentuali di nitrati e cloruri, ma anche tracce di trielina e di cromo esavalente rilevati non molto tempo fa rischiano di portare alla chiusura di numerosi pozzi per uso civile per una evidente impossibilità di prelievo con le conseguenze che ben possiamo immaginare», sostengono i Verdi, i quali lanciano una proposta per risolvere l’emergenza: «Esiste nel comune di Montescudaio, in località Casagiusti, una falda di ottima qualità piuttosto consistente che se adeguatamente sfruttata potrebbe risolvere il problema di approvvigionamento soprattutto estivo della città di Cecina. Proprio nella zona dove sono presenti i cavi interessati dal progetto idro-s della società Solvay che vorrebbe invasare acqua di piena del fiume Cecina inquinata da mercurio boro arsenico per uso industriale con un evidente rischio per la sottostante falda».

Gli esponenti del Sole che ride chiamano in causa la legge Galli, che «stabilisce bene quali siano le priorità in questi casi: prima viene l’uso civile, poi l’uso agricolo e ben ultimo l’uso industriale» «Tra l’altro – fanno notare – parliamo di un’industria che consuma una quantità di acqua enorme, la gran parte di qualità pregiata. Il colmo sarebbe se dovessimo costruire dissalatori per uso civile anziché come diciamo da tempo per uso industriale, inquinando anche quest’ultima falda rimasta miracolosamente intatta nel nostro territorio»

«Noi crediamo – concludono i Verdi – che ci siano oggi ancora i margini per ripensare quel progetto di invaso e trovare altre soluzioni nell’interesse della collettività. Le istituzioni ai vari livelli è necessario che trovino una soluzione ed impediscano quello che si prospetta un ulteriore disastro nel nostro martoriato territorio e ribadire con forza quale sia l’ordine delle priorità dell’uso di questa risorsa preziosa e fonte di vita».

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