[27/07/2006] Aria

Ozono e meduse: quando il caldo ci rovina l´estate

LIVORNO. Da alcuni giorni, in varie città della Toscana, si stanno registrando valori oltre i limiti di ozono nell’aria. Le amministrazioni comunali consigliano di non uscire di casa, in attesa che il fenomeno cessi o torni ai normali valori non dannosi per la salute. Ma quanto fa male? Come ci si può difendere? Come si può impedire che accada? C’è relazione con il buco dell’ozono?


Sono le domande che si pone l’uomo della strada e che noi abbiamo girato al direttore del dipartimento provinciale di Livorno dell’Arpat Fabrizio Righini, con il quale abbiamo anche affrontato un altro problema con il quale la gente è costretta a fare i conti ormai da almeno un triennio: l’invasione estiva delle meduse.

Dottor Righini, che cosa succede quando i valori dell’ozono superano il limite? «E’ un fenomeno complesso che si forma di solito in zone anche molto lontane da dove si registrano le alte concentrazioni di ozono. Di solito in campagna, da dove si spostano in città con il vento».

Quali sono le cause? «E’ un fenomeno prettamente estivo, legato all´interazione tra radiazione solare e sostanze chimiche come idrocarburi e biossido di azoto (dette "precursori"), che a temperature elevate come accade l’estate innescano le reazioni fotochimiche producendo così ozono, radicali liberi, perossidi e altre sostanze organiche. Se centra il traffico? In parte, non è come per le polveri fini. L’ozono è una cosa più complessa perché è una sostanza inquinante di origine secondaria, non prodotta direttamente dall’uomo, ma già presente in natura».

Quali effetti ha sulla salute? «I fenomeni di irritazione sull´uomo variano in funzione dei livelli di concentrazione e del tempo di esposizione e riguardano principalmente le mucose di occhi, naso, gola e apparato respiratorio».

Come ci si può difendere? «Stando a casa durante le ore centrali del giorno, quindi tra le 12 e le 19 e seguire una corretta alimentazione».

E andare al mare quindi non fa bene in questo caso? «No, può andar bene anche andare al mare».

Se dovesse piovere la situazione migliorerebbe? «L’importante è che diminuisca la radiazione solare, per questo d’inverno il fenomeno non si verifica. Quindi, per migliorare la situazione, servirebbe una bella libecciata o comunque un peggioramento del tempo. E’ un fenomeno, comunque, difficile da controllare che per fortuna c’è solo l’estate».

Un altro problema che sta affliggendo la gente già provata dalla canicola è quello dell’invasione delle meduse. Molte le interpretazioni di questo fenomeno. C’è chi dice che sia addirittura legato alla pulizia del mare, chi all’alta temperatura. «Il fenomeno è legato a particolari condizioni meteo-marine. Quindi temperatura dell’acqua più calda e assenza di vento e correnti. Tutto qua. Solo con il cambiamento di queste condizioni le meduse se ne andranno».

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